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Julian Germain – Steel Works

di PHocus Magazine

Incontriamo Julian Germain per la rubrica “Prima Leggiamo, poi Parliamo” a cura di Massimo Mastrorillo.
 
Steel Works esamina l’impatto sociale di una grande chiusura industriale ed evoca i più ampi cambiamenti sociali degli anni ’80 – cioè la Gran Bretagna della Thatcher – quando le comunità modellate da processi industriali che però offrivano loro lavoro e identità cominciavano ad essere minacciate da una nuova cultura basata sull’opportunismo economico.
Julian Germain ha studiato fotografia presso il Trent Polytechnic di Nottingham e presso il Royal College of Art di Londra. Ha pubblicato diversi libri tra cui In Soccer Wonderland, The Face of the Century e Steel Works, in cui combinando proprie fotografie a immagini storiche di varia provenienza, tra cui anche degli album di famiglia ha esaminato gli effetti della chiusura delle acciaierie di Consett e questioni di carattere più generale legate alla postindustrializzazione. La sua ferma convinzione nel valore delle immagini amatoriali e semplici si nota anche nel libro For every minute you are angry you lose sixty seconds of happiness, pubblicato da SteidlMack nel 2005 (terza edizione) e anche in Running Line project, un’installazione all’aperto realizzata a Saltwell Park, Gateshead (2007) con più di 139.000 immagini sulla famosa maratona inglese “Great North Run”, realizzate da fotoamatori e professionisti.
Dal 1995 Julian lavora con gli artisti brasiliani Patricia Azevedo e Murilo Godoy alla realizzazione di progetti fotografici in collaborazione con comunità all’interno di favelas e bambini di strada che sono di fatto anche gli autori delle immagini.
Nel 1998, il libro No Mundo Maravilhoso do Futebol è stato pubblicato da Basalt (il ricavato finanzia la costruzione di una biblioteca e un centro sociale) e il collettivo No Olho da Rua si è specializzato nel portare le immagini realizzate da questi gruppi emarginati direttamente al pubblico in forma di manifesti, giornali e volantini esposti e distribuiti per le strade della città brasiliana di Belo Horizonte.
Germain fa parte del comitato editoriale della rivista Useful Photography insieme a Erik Kessels e Hans Aarsman ed è membro fiduciario del Baltic Center for Contemporary Art di Gateshead. Ha esposto le sue opere a livello internazionale in gallerie e istituzioni museali quali la Photographer’s Gallery, a Londra, La Galleria Parco di Tokyo, il MASP di San Paolo, il Baltic Centre for Contemporary Art a Gateshead. Classroom Portraits, 2004 – 2012, il vasto progetto di Germain sull’educazione e l’infanzia nelle diverse culture è stato esposto al Netherlands Fotomuseum e pubblicato da Prestel.
Nel 2014, Germain ha creato l’Ashington District Star, un giornale locale gratuito per la ex città mineraria della Northumbria, gestito da persone locali che desiderano esplorare in modo creativo i dintorni nella quotidianità. Julian (come parte del collettivo No Olho da Rua), sta attualmente progettando di pubblicare ed esibire materiale prodotto da bambini di strada brasiliani negli ultimi 20 anni e di sviluppare un importante progetto di ritratto con famiglie di quarta e quinta generazione con l’Istituto di Medicina Genetica dell’Università di Newcastle. Vive e lavora a Northumberland, nel Regno Unito.
Per scoprire di più sull’autore visita il suo sito:
http://www.juliangermain.com/projects.php
 
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Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
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Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

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