Un racconto di viaggio di Giulia Testa.
Parlare dell’Islanda è un’esperienza che suscita in me orgoglio e commozione. Non è soltanto una meta fotografica spettacolare, ma un luogo che ha cambiato profondamente la mia vita, permettendomi di vedere il mondo con occhi diversi. La mia prima visita risale al 2021 e da allora vi sono tornata ben 16 volte. Dall’8 al 15 marzo ci tornerò per la diciassettesima volta, con la stessa emozione della prima.
L’Islanda è un luogo affascinante, capace di trasportarti su un altro pianeta. O meglio, su più pianeti diversi. Le sue terre raccontano storie antiche attraverso minerali e rocce vulcaniche dai colori mozzafiato. A sud, gli imponenti ghiacciai si contrappongono a spiagge nere e crateri vulcanici. Nel nord, invece, si estendono pianure dai colori marziani, punteggiate da laghi sconfinati e scenari che sembrano usciti da un film fantasy.
Di tutti i miei viaggi in questa terra di leggende e meraviglia, il più intenso e indimenticabile è stato quello in solitaria a luglio scorso. Ho trascorso sette giorni esplorando l’isola con una tenda da tetto, un’esperienza immersiva e avventurosa. La natura islandese è tanto ostile quanto autentica e straordinaria, e vivere a stretto contatto con essa mi ha regalato un senso di libertà, indipendenza e forza mai provati prima.
Ho avuto l’occasione di immortalare i meravigliosi puffin e di scoprire nuovi angoli nascosti dell’isola grazie al mio drone DJI Mini 3 Pro. Equipaggiata con la mia Nikon Z8 e un obiettivo 70-200mm, ho catturato paesaggi di rara bellezza, dalle maestose scogliere alle distese di ghiaccio. Ho scalato pareti glaciali e, ogni notte, mi ritiravo nei campeggi essenziali da 10 euro a notte, con la mia tenda da tetto che mi proteggeva dal freddo.
L’Islanda non perdona, la sua natura è selvaggia e imprevedibile. Ma quando si impara a conoscerla e rispettarla, regala spettacoli incredibili e sensazioni indescrivibili. È un luogo che insegna la resilienza e l’adattamento, un luogo che lascia il segno e che, inevitabilmente, chiama a sé chi ha il cuore avventuroso e la voglia di esplorare l’infinito.
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