Una buona fotografia non si dimentica.
Interpella, a volte toglie il fiato, può far sognare, sorridere o piangere.
Una buona fotografia si imprime sull’anima ancor prima che sulla carta. È una linea, una luce o uno sguardo, un miscuglio sapiente di un’emozione, una composizione e una luce, dove l’armonia diventa parola d’ordine.
Vuole essere eleganza o poesia, è una sintonia perfetta tra chi la realizza e chi ne è soggetto.
Una buona fotografia non sta assolutamente nella tecnica che le dà vita, ma nel segno che lascerà nella memoria.
È la testimonianza di un frammento di vita in cui può riassumersi tutta un’esistenza, un evento, una storia.
Una buona foto commuove, interroga, dà l’ispirazione o disturba, ma non lascia assolutamente indifferenti.
Una frazione di secondo fissa la perfezione, tutti gli elementi si armonizzano e si completano, per alcuni si sommano, altri preferiscono dire che si fondono, si confondono.
Mi capita di visualizzare le fotografie prima di scattarle, queste sono state in alcuni casi le migliori.
So se sarà una buona fotografia al momento stesso dello scatto, la sensazione è unica, strana, indescrivibile.
Il materiale utilizzato ha la sua importanza, lo si deve conoscere perfettamente e saper utilizzare con disinvoltura, per dimenticarlo durante l’inquadratura.
Quando scatto delle fotografie ad un matrimonio non devo raccontare la storia di una determinata giornata, ma fare in modo che si colga la ragione per la quale questa giornata esiste, attraverso le emozioni di ognuno.
Ai giovani sposi che devo fotografare dico datemi semplicemente le parole, io racconto la storia.
Ogni storia ha la propria identità, le immagini che la racconteranno saranno le vostre e vi assomiglieranno, non impongo nessuna messa in scena, e rispetto la loro gestualità. Fisso le immagini che costituiranno i loro ricordi.
Quando fotografo un matrimonio, racconto il loro sogno, quando fotografo una collezione di abiti da sposa, racconto il mio, prestando servizio alla marca, attraverso il vestito.
Una buona fotografia non si sbiadirà nel corso del tempo, è atemporale.
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Félicia Sisco – “Une vie de photographe… simplement!”
Félicia Sisco
Sono nata in Corsica, una piccola isola nel sud della Francia, e ora vivo tra la Corsica, Parigi e ogni luogo. Sono una fotografa professionista da 37 anni …so che è tanto.
Ho iniziato a lavorare, nel solo periodo estivo, in un negozio di fotografia, prima di lasciare la mia isola per completare i miei studi universitari e diventare traduttore.
Io non ho studiato fotografia, ma per diversi anni ho fatto ritratti a tutti intorno a me, stampando poi le foto in bianco e nero nel laboratorio della scuola. Tutto da sola, come un fotografo.
Il lavoro di fotografo era un sogno ed in quel periodo era molto difficile da realizzare essendo un lavoro quasi esclusivamente per gli uomini.Quando ho iniziato in quel negozio ho dovuto vendere i film, ho dovuto fare dei ritratti in studio e matrimoni e così via … Dopo 3 mesi la mia scelta era stata fatta, avevo deciso di andare avanti con la mia passione: la fotografia.Ho ottenuto il primo riconoscimento internazionale QEP (Qualified European Photographer) in Francia nel 2000, non ho partecipato a nessun concorso per vincere premi perché penso che prima di tutto bisogna essere sicuri della propria fotografia, forse quest’anno per la prima volta parteciperò al concorso WPPI.
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