Instagram, il social network conosciuto ormai da tutti noi, compie proprio in questi giorni 11 anni !!!
Ebbene sì, la celebre applicazione nacque qualche mese prima ma venne messa a disposizione su iTunes Store il 6 ottobre 2010.. AUGURI!!!
11 anni non sono tantissimi a ben pensarci, ma la velocità con cui è entrato nelle abitudini di condivisione ha qualcosa di eccezionale, superando di gran lunga Twitter … pur avendo la metà dei suoi anni.
Ho provato a tirare giù dei numeri, qualche dato, ma è difficilissimo perché cambiano continuamente e sono sempre in salita, ogni giorno aumentano.
Possiamo però confermare che a fine settembre 2021 ha superato il miliardo di utenti attivi al mese, 500 attivi al giorno, e ogni giorno vengono caricate una media di 100 milioni di foto e 5 miliardi di cuoricini/like. La base di utenti di Instagram è cresciuta di oltre 300 per cento negli ultimi due anni.
Ora però facciamo un po’ di storia.
Siamo nel Massachusetts in piena estate dell’anno 2010. Kevin Systrom, un giovane laureato alla Stanford University, torna da una vacanza in Messico con moltissime fotografie sul suo smartphone dei luoghi visitati. Le trova molto belle e vorrebbe farle vedere agli amici così chiama l’amico Mike Krieger e decidono di interrompere il lavoro che stavano portando avanti, una specie di -check in app- scritta in HTML. Mollano tutto e si concentrano sulle fotografie fatte con il cellulare. Hanno un progetto a cui dedicano tempo saltuario da oltre un anno, un metodo semplice per condividere velocemente le immagini. La loro intenzione è quella di creare uno spazio web in cui si possano pubblicare foto che ricordino nel formato e nei colori quelle delle mitiche Polaroid ricordando proprio la velocità di sviluppare e far vedere le foto appena scattate.
Non so se per fare ciò si siano chiusi nel classico garage americano, a sentire le storie dei nerds miliardari sembrano aver fatto tutto così, ma quello che sappiamo è che all’inizio la cosa si rivela complessa e di difficile utilizzo, poi, piano piano, l’idea inizia a prender forma sotto il nome di “CodeName”, nome in codice, giusto in attesa di qualcosa di più affascinante.
Tutto procede al meglio ma c’è ancora qualcosa che non convince i due geniacci, manca quel non so che da renderlo ancora più affascinante e divertente.
E qui entra in scena il tocco femminile, la lucida creatività della fidanzata di Kevin, miss Nicole Shoes. Io me la sono immaginata che mentre i due cervelloni son lì a sciorinare dubbi, lei sbuca da dietro la spalla del fidanzato, intento ovviamente a digitare la tastiera, e dice una cosa tipo: “beh, già che ci sei, aggiungi qualche filtro, dai la possibilità di migliorare le immagini prima di pubblicarle!”.
Baaaam!
Ecco il consiglio magico, il vero colpo di genio.
Infatti, condividere le immagini e sfruttare il desiderio di mostrare agli altri dove siamo cosa facciamo, come siamo vestiti, cosa mangiamo è una bella idea ma in parte è già possibile farlo su Facebook. La svolta che farà la differenza è proprio la possibilità di rendere le foto più “cool”!
E’ molto probabile che senza questa possibilità Instagram non sarebbe esplosa in quel modo strepitoso.
Mr Systrom non perde tempo e sviluppa subito l’idea della modifica immagini e per testarla deve prendere una fotografia “a caso” e decide di usarne una tra quelle fatte in vacanza.
Una foto del loro cane seduto ai piedi della sua fidanzata. Didascalia Kevin Test.
Ecco la prima fotografia ufficiale di Instagram!!!
Già, ora si chiama così. Poco prima del lancio ufficiale hanno trovato anche il nome; cancellato CodeName l’hanno ribattezzata INSTAGRAM, neologismo sincratico formato da instant camera (fotocamera istantanea) e telegramma.
Non passa neanche un anno ed arrivano 10 milioni di utenti. (!!!)
I numeri crescono e raddoppiano quando nasce la possibilità di condividere anche i video. Altro dettaglio importante è che nel gennaio 2011 vengono introdotti gli hashtag, parola sconosciuta a molti ma che ormai è diventata quotidiana nel lessico comune. Instagram incoraggia gli utenti a creare tag specifici e pertinenti, piuttosto che taggare parole generiche come “foto”, per far risaltare le fotografie e attirare gli utenti di Instagram affini e così si creano “tendenze”.
I tre hashtag più utilizzati su Instagram sono: #Amore (1.7miliardi) #InstaGood (1miliardo) e #Moda (760milioni).
Dopo questa serie di curiosità facciamo un salto a Menlo Park, una piccola cittadina nell’area metropolitana statunitense che circonda la baia di San Francisco, conosciuta soprattutto per ospitare la sede principale del social network Facebook. Proprio lì Marc Zuckerberg si sta documentando e non resta indifferente al successo di Instagram, ci pensa un po’, ma neanche poi così tanto, e offre 1 miliardo di dollari per acquisirla insieme ai suoi 13 impiegati!
Affare fatto dicono dall’altra parte.
Sia benedetta quell’estate in Messico e anche quell’intuizione di Nicole.
Alcuni record, tanto per fare gli spioni.
- Oggi il valore di Instagram è di circa 100miliardi di dollari.
- La pizza è il cibo Instagrammed più popolare, dietro Sushi e Steak.
- Ci sono 4.2 miliardi di Instagram al giorno.
- I primi 5 paesi con il maggior numero di utenti Instagram sono: Stati Uniti d’America, Brasile, India, Indonesia e Russia.
L’emoji più utilizzata su Instagram è “Face with Tears of Joy” 😂
Per quanto riguarda i vip più seguiti ecco qui le conferme e le novità.
Il profilo più seguito è ovviamente quello ufficiale di Instagram con circa 430 milioni di followers. Segue la star del calcio Cristiano Ronaldo con 352 milioni di followers e Ariana Grande con 270 milioni di fans che la seguono.
Ora andiamo a frugare in casa nostra, la sorpresa è trovare al secondo posto Chiara Ferragni con 24 milioni di utenti che la seguono, infatti da qualche mese è stata superata dal fantastico incredibile surreale Khaby Lame, ragazzo senegalese residente a Chivasso in provincia di Torino che ha surclassato la regina di quasi un milione di followers (se non lo conoscete andate a cercarlo). Lui è anche il TikToker più seguito in Europa e secondo al mondo con oltre 100 milioni di follower in 18 mesi. Khaby è diventato simbolo del potere della semplicità mostrando che c’è sempre un modo meno complicato per svolgere anche il compito più difficile.
Ma di Tik Tok ne parleremo in un prossimo articolo.
#buonagiornata a voi!
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Paolo Ranzani, fotografo professionista del ritratto, dalla pubblicità al corporate.
Docente e divulgatore di “educazione al linguaggio fotografico”. Il ritratto rivolto al sociale è il suo mondo preferito, per Amnesty International ha ritratto personaggi celebri della cultura, della musica e dello spettacolo pubblicati nel libro “99xAmnesty”, per il regista Koji Miyazaki ha seguito per mesi un laboratorio teatrale tenutosi in carcere e ne ha pubblicato il lavoro “La Soglia”, reportage di grande effetto e significato che è stato ospite di Matera Capitale della Cultura. Scrive di fotografia per vari magazine con rubriche fisse. Dopo essere stato coordinatore del dipartimento di fotografia dell’Istituto Europeo di Design di Torino è stato docente di Educazione al linguaggio fotografico per la Raffles Moda e Design di Milano e ad oggi è docente di ritratto presso l’Accademia di Belle Arti di Genova.
Come Fotografo di scena per il cinema ha seguito le riprese di “Se devo essere sincera” con Luciana Littizzetto.
In veste di regista e direttore della fotografia ha lavorato a vari videoclip, uno dei suoi lavori più premiati è “Alfonso” della cantautrice Levante (oltre 10 milioni di visualizzazioni).
www.paoloranzani.com | Instagram: @paolo_ranzani_portfolio/
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