fbpx Skip to content

Il tempo sospeso – The suspended time del fotografo Alain Laboile

di PHocus Magazine

Il tempo sospeso – The suspended time, visitabile fino al 4 novembre presso Bastione Santa Croce, al Castello Carlo V di Lecce, è la mostra del fotografo francese Alain Laboile.

Essa mira a far conoscere agli amanti della fotografia d’autore, e non solo, uno dei più apprezzati fotografi contemporanei attraverso una selezione di 48 fotografie. Tutte in bianco e nero, ad eccezione di tre a colori e un’ampia sezione di immagini in formato digitale, un labirinto visivo e sensoriale.

Sino al 4 novembre  la fotografia sarà protagonista a Lecce in una dimensione intima e allo stesso tempo internazionale attraverso la sapiente regia del curatore della mostra Peter Bottazzi grazie al quale “il luogo contenitore diventa contenuto”.

Ne “Il tempo sospeso-The suspended time” la solennità delle mura in contrasto con la contemporaneità delle immagini e con la sensazione quasi privata che da esse trapela coinvolgono il visitatore trasportandolo in un tempo perduto, sospeso. Un titolo che lo stesso Laboile ha «trovato molto potente, perché sottolinea che la fotografia ha il potere di influenzare il tempo, di sospenderlo, di allungarlo e di distorcerlo».

Dalle foto di Laboile traspare la gioia vera, reale che esplode mista alla fragilità e alla semplicità degli scatti di famiglia resi immortali. Un’autenticità ormai perduta. Lo spettatore viene riportato indietro nel tempo in una vita piena di gioia e a contatto della natura.

Le immagini esposte fanno parte della raccolta fotografica dal titolo “La Famille” entrata a far parte del “Musée français de la photographie collection“. Inizialmente, un tesoro privato, in cui l’artista documenta quasi quotidianamente la vita atipica della sua grande famiglia. Nel dicembre del 2012  il talento di Laboile è stato celebrato dal New York Times. Da allora ha esposto in Giappone, negli Stati Uniti, in Olanda, in Argentina e in Francia. Il grande fotografo americano Jock Sturges lo decreta tra i migliori fotografi viventi. Il suo lavoro fotografico è una testimonianza sociologica del passaggio dei suoi figli e della sua famiglia sulla Terra.

«La mia fotografia trasmette gioia e amore. La natura, gli elementi e gli animali occupano un posto importante. Mostra una vita semplice e felice vissuta da bambini liberi. Nelle mie foto mi concentro -dichiara Alain Laboil- sulla banalità della vita quotidiana, che, se la si osserva con attenzione, nasconde bellezza ed emozione. L’allestimento al Carlo V ha un sapore particolare per via della collaborazione con l’artista, scenografo e designer Peter Bottazzi».

«Lavorare alla mostra di Alain Laboile – dichiara Peter Bottazzi scenografo e curatore della mostra- è stata un’occasione preziosa per esplorare i meccanismi legati alla sorpresa e alla memoria con quello spirito di avventura e apertura al nuovo così tipico dell’infanzia. L’allestimento offre un’opportunità di riconnessione con il proprio bambino interiore. Stimola il dialogo intergenerazionale e la trasmissione dei ricordi. Il materiale esposto si rinnova sempre attraverso l’uso delle videoproiezioni in una sala immersiva che invita al gioco; completa l’esperienza una colonna sonora composta ad hoc».

«La mostra è il frutto dell’ammirazione per Laboile, per la sua  poetica e la sua arte cresciuti nel corso degli anni. La prospettiva di poter condividere i suoi scatti con un vasto pubblico –dichiara Bartolomeo Smaldone Presidente Movimento Culturale Spiragli- in un contesto così prestigioso, e in una delle città più affascinanti d’Italia, è per me pura gioia di vivere. La medesima gioia di vivere che si manifesta attraverso le fotografie di Alain, le quali colpiscono immediatamente per la loro pedagogia della libertà primordiale e per la loro lontananza da una urbanità che per noi è divenuta sempre più opprimente».

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X