fbpx Skip to content

Il Risveglio di voci antiche al FESTIVAL della FOTOGRAFIA ETICA

di PHocus Magazine

“KUIFI AUKIÑ ÑI TREPETUN”

La monarchia spagnola si è trovata di fronte a un’insidia inaspettata durante il compimento del suo piano di colonizzazione in America: il popolo mapuche. A differenza degli Incas, organizzati in una struttura di potere centralizzato, le comunità mapuche sono sempre state autonome l’una dall’altra, sistema che ha permesso di moltiplicare le battaglie e rafforzare la resistenza per quasi tre secoli, in un’area che oggi fa parte di Argentina e Cile. Tale era la capacità guerriera del popolo mapuche, che la monarchia spagnola alla fine scelse di firmare accordi e riconoscere loro diversi territori.

Alcuni decenni dopo la creazione degli stati del Cile e dell’Argentina, tra il 1860 e il 1885, furono scatenate una serie di campagne militari, considerate dal popolo mapuche come una seconda invasione e denominate erroneamente “Pacificazione dell’Araucania” e “Conquista del deserto”. Pur diverse l’una dall’altra, hanno entrambe rappresentato il più sanguinoso genocidio etnico mai avvenuto nella regione.

Nell’area argentina (Puelmapu) la maggior parte della popolazione originaria è stata uccisa, violentata, imprigionata, ridotta in schiavitù o segregata in aree remote e povere. Tutte le machi, le autorità religiose e spirituali, furono assassinate e la vita sociale delle loro comunità fu completamente destrutturata. Sul lato cileno (Gulumapu) l’avamposto militare era simile, con la sola differenza che, poiché nell’area le comunità erano numerose, più consistente è stato il numero dei sopravvissuti, comprese alcune autorità ancestrali che furono anche spogliate delle loro terre, passate nelle mani dei proprietari terrieri, militari e successivamente in quelle dei coloni europei chiamati a “civilizzare” la nazione.

La storia ufficiale dell’Argentina e del Cile ha cercato per anni di nascondere ciò che, in parte, si è ripetuto durante le ultime dittature militari. La lotta per riacquisire i territori sottratti negli anni Sessanta è stata schiacciata dalla violenza e dalla morte. […]

© Pablo Ernesto Piovano

Altri articoli di questa rubrica

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X