Questo reportage sul mercato ittico di San Benedetto del Tronto (AP), nasce parecchi anni fa, è il mercato del pesce del paese in cui sono nato e vivo.
Ho ricordi di questo posto fin da quando ero piccolo, ricordo gli odori e le urla dei venditori, l’acqua per terra, le pompe per irrigare il pesce. Un po’ mi faceva timore tutto quel chiasso un po’ mi affascinava. Queste immagini del bambino che ero sono rimaste in me e sono tornate prepotentemente quando, da fotografo, ho iniziato a sentire il desiderio di raccontare le storie delle città. Ma non solo.
Uno dei motivi più salienti fu il rendermi conto che la pesca era un lavoro fondamentale per l’economia del luogo, infatti il porto di San Benedetto del Tronto è riconosciuto come la seconda flotta di pescherecci più grande d’Italia. Sono quelle cose che conoscono in pochi e penso sia importante condividerle facendole passare dal mio sguardo.
Una mattina andai al mercato ittico ma non troppo presto, avevo studiato i tempi e aspettando le ore 10 avrei trovato meno gente e quindi più tranquillità nel poter fotografare ciò che avevo in testa, anche perché i corridoi tra i banchi non sono molto ampi ed un sovraffollamento mi avrebbe dato meno libertà di movimento e soprattutto inquadrature meno “pulite”.
Iniziai così a parlare con i commercianti, a sentire le loro sensazioni, a studiare i loro gesti veloci nel svolgere quel lavoro quotidiano fatto di tanti sacrifici. Mi sono accorto che ero interessato anche ai clienti, al loro modo di porsi, da quello esperto e sicuro e quello meno competente che chiede consigli. Luci e riflessi sul pescato, la differenza tra lo scampo, l’astice e l’aragosta, tra i gamberetti, il gambero, la mazzancolla. Dettagli diversi sui prodotti ittici a cui non avevo fatto caso adesso diventavano più interessanti.
Mi sono anche soffermato sul regolamento del mercato dove sono elencate alcune definizioni, come ad esempio: “La denominazione generica “prodotti ittici”, usata nel presente regolamento, comprende i pesci, i crostacei, i molluschi lamellibranchi, gasteropodi e cefalopodi, sia freschi che comunque conservati o trasformati, nonché ogni altro prodotto dell’attività di acquacoltura o della pesca destinato normalmente all’alimentazione umana”.
Studiare la storia del luogo mi ha aiutato ad affrontare il reportage, ho scoperto che fu nel 1932 che furono gettate le basi per il nuovo mercato ittico all’ingrosso del pesce di San Benedetto e che è entrato in funzione nel 1935, di fatto sorge all’interno dell’area portuale a poche decine di metri di distanza dalla banchina di riva nord Malfizia, dedicata all’attracco dei motopescherecci e allo scarico del pescato, è gestito dal comune di San Benedetto del Tronto e ad oggi si sviluppa su una superficie di 9200 mq scoperti e 1500 mq al coperto.
Immergersi in ambienti storici è straordinario, dà modo di assimilare moltissime nozioni e quindi diversi punti di vista rispetto a quelli che avevi prima di cimentarti nel racconto fotografico.
Ho realizzato il servizio con un corpo macchina Nikon D7000 e due lenti:
30mm f/1.4 e 24-70 f/2.8. Optai per il bn perché mi riportava perfettamente la situazione storico e il contesto in cui stavo lavorando.
Riguardando il lavoro mi accorgo ancora oggi che quel suoni e quelle luci, quelle voci e quegli odori sono ancora presenti nella mia memoria, ma d’altra parte la fotografia sono tracce del tempo che richiamano fortemente i ricordi.
Biografia autore
Mi chiamo Luca Cameli e sono un fotografo con la specializzazione nel reportage,
Sono nato a San Benedetto del Tronto (AP) il 19-12-1976,
E ho una grande passione, la fotografia e una vita spesa frequentando ambienti artistici in quel di San Benedetto del Tronto e dintorni sempre con la consapevolezza di amare l’arte dell’istantanea.
Ho una formazione autodidatta e mi sono ispirato ai celebri fotoreporter come R.Capa, H. Cartier-Bresson, Mario Dondero, G. Berengo-Gardin, R. Doisneau, P. Pellegrin, Sebastião Salgado-
Vive in me il bisogno di lasciare la mia personale impronta nel panorama fotografico.
Prediligo la naturalezza, consapevole che uno scatto autentico, possa essere realizzato cogliendo l’essenza dell’attimo.
Docente presso Civiform di Opicina (TS) per
Progetto 2023/403/0 “Corso di fotografia base e Tecniche Grafica Digitale” 03/2023
Altri miei reportage sul sito: https://www.lucacameli.it/
Instagram: @lucacameliphoto
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