
Nel giorno in cui si celebra la Giornata internazionale del Bacio è doveroso ripercorrere alcuni momenti che hanno avuto un bacio come protagonista che sono diventati iconici grazie alle fotografie che li hanno catturati e fissati per sempre nella memoria collettiva.
Un bacio scoccato d’improvviso, in mezzo alla gente o in un angolo urbano un po’ in disparte d’altronde, è capace di attirare l’attenzione di tanti e soprattutto dei fotografi. Così, le immagini che della fotografia hanno fatto la storia, spesso hanno cristallizzato tale momento che espressione pura di passione, amore, trasporto e sentimento.
Ma il caso vuole che una delle foto più famose in cui è ritratto un bacio – o forse proprio la più famosa per il grande pubblico – non sia la cristallizzazione di un sentimento d’amore. Il riferimento è, ovviamente, al famoso bacio in Times Square, ovvero quello ritratto da Alfred Eisenstaedt il 14 agosto 1945, giorno in cui si festeggiava a New York la fine della Seconda Guerra Mondiale. I due protagonisti dello scatto sono in realtà due perfetti sconosciuti incontratisi per strada durante i festeggiamenti che seguono l’annuncio della fine della guerra contro il Giappone. Niente amore né passione quindi nel loro bacio, ma piuttosto forza e felicità per celebrare la vita dopo anni di morte e distruzione.


E accanto ai ritratti di baci più famosi come quello “riflesso e rubato” nel 1955 da Elliott Erwitt e quello catturato da Robert Doisneau nel 1950 in cui una coppia dimentica tutto ciò che ha attorno e si abbandona ad un bacio appassionato mentre il mondo gli scorre accanto (per chi vi scrive, le più belle!), ce n’è un altro il cui impatto visivo è potentissimo ma che sottende non ad un momento di improvvisa passione ma ad una semplice distorsione ottica. Il presunto bacio catturato nel 2012 da Richard Lam durante le sommosse scaturite in seguito ad un incontro di hockey a Vancouver, ha fatto molto scalpore, ma gli stessi protagonisti spiegarono che non si trattava di un bacio, bensì di un momento in cui il ragazzo, parlando all’orecchio della sua fidanzata, provava a tranquillizzarla.
Il bacio in pubblico, poi, è stato anche un soggetto spesso ricercato e catturato da Gianni Berengo Gardin che, giunto a Parigi, rimase affascinato e sorpreso dal fatto che in Francia fosse consentito scambiarsi effusioni in pubblico mentre in Italia, allo stesso tempo, si sarebbe rischiato l’arresto per oltraggio al pudore. La “caccia” al bacio diventerà il modo per Gardin di raccontare l’evoluzione sociale: «Quando sono arrivato a Parigi – dirà in alcune interviste -, dove tutti si baciavano continuamente, sono diventato un guardone. Mi sembrava così strano che la gente potesse baciarsi dovunque: in strada, in autobus, in treno, che ero invidioso e avido di rubare queste fotografie di baci».

The Kiss, 1947 di Furman Stewart Baldwin
Altra fotografia esilarante è quella dei due bambini che si baciano davanti al portone di casa con accanto l’amichetta che assiste alla scena con un’espressione che la dice lunga sulla gelosia. La foto racchiude con grande tenerezza sentimenti di amore e gelosia. A scattarla il padre del bambino rubacuori, Furman Stewart Baldwin, un fotografo americano che sostanzialmente divenne famoso solo per quest’unica foto.

Le Baiser de l’Hotel de Ville, 1950 di Robert Doisneau
Questa terza fotografia è sicuramente quella del bacio più famoso della storia della fotografia. Sarà il bacio in sé tra due giovani innamorati. Sarà perché viene scambiato nella città più romantica al mondo, Parigi. Ma questa è indubbiamente la foto che ritrae il bacio più celebre. Parliamo dello scatto del grande fotografo francese Robert Doisneau, Le Baiser de l’Hotel de Ville, 1950. All’apparenza sembrerebbe uno scatto rubato, ma in realtà si tratta di una posa. Doisneau stava realizzando un servizio per Life magazine dedicata alla Parigi del dopoguerra. Il fotografo vide i due ragazzi che si baciavano per strada, e inizialmente per la sua naturale riservatezza non osò fotografarli, ma subito dopo chiese loro di ripetere per lui il bacio.

Rear view mirror kiss, California, 1955 di Elliott Erwitt
Tra le tante foto di baci questa ha una storia incredibile. Nella celebre foto di Elliott Erwitt un uomo e una donna si baciano riflessi nello specchietto retrovisore dell’auto di fronte a un romantico tramonto sul mare. A rendere bella la foto è la complicità della coppia, e ancora di più il fatto che si tratta di uno scatto rubato. Erwitt raccontò più volte la singolare vicenda di questa foto che faceva parte di un servizio sull’amore per la rivista Life magazine. Era solo una tra le centinaia di immagini scattate e inizialmente era passata del tutto inosservata. Come disse Elliott Erwitt: “Non ho mai visto questa foto fino a 25 anni dopo averla scattata. E alla fine è diventata una delle mie immagini più popolari”.
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Nato a Catanzaro nel 1984, è giornalista, fotografo e consulente di comunicazione. Attualmente collabora con Gazzetta del Sud e dirige il magazine della Camera di Commercio di Catanzaro CalabriaFocus.it. Nella sua fotografia ha introdotto gli elementi della professione giornalistica concentrandosi sul reportage (anche nelle cerimonie) e sulla narrazione per immagini della realtà. Alcuni suoi reportage sulla baraccopoli di Rosarno sono stati pubblicati dal Corriere della Sera.
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