Hasselblad Master e fotografo di paesaggi, Hans Strand viaggia con le fotocamere di medio formato Hasselblad dagli anni ’80, fotografando paesaggi in tutto il mondo. Le sue immagini tralasciano l’idea del paesaggio convenzionale e pittoresco e trovano invece ispirazione dal caos e dai dettagli intricati della natura, spesso trascurati. Abbiamo avuto l’opportunità unica di viaggiare con lui e di vedere l’Islanda attraverso i suoi occhi mentre scattava con la X2D 100C.
“Le fotocamere Hasselblad sono sempre state eccellenti dal punto di vista della qualità e credo che questa fotocamera sia incredibile. Sono rimasto a bocca aperta quando l’ho avuta tra le mani; è così robusta, compatta e autentica”.

Dalle foreste pluviali tropicali alla tundra ghiacciata, i viaggi di Strand lo hanno portato a visitare ogni angolo del mondo. Quando gli è stato chiesto dove avrebbe voluto portare la X2D per prima, ha scelto l’Islanda senza esitare: “I colori e la complessità del paesaggio islandese sono semplicemente ineguagliabili”. Strand ha fotografato in Islanda 36 volte e dice che ogni viaggio è fonte di nuova ispirazione.


In qualità di fotografo di paesaggi, la portabilità è essenziale per Strand, il cui lavoro lo porta ad attraversare un’ampia varietà di terreni e a volte ad affrontare l’instabilità della fotografia aerea a mano libera. “Prima le fotocamere di medio formato erano più o meno goffe, di grandi dimensioni e pesanti… funzionavano molto bene, ma erano un sacrificio. Dovevi portarti dietro un peso non indifferente durante le escursioni. Ora c’è questa piccola, compatta fotocamera di medio formato che ha davvero cambiato le carte in tavola”.

“È fantastico avere la sicurezza di in backup integrato nella fotocamera. Inoltre per riempire un terabyte di memoria, ci vogliono parecchie immagini”.
Strand divide nel suo lavoro individua due tipi di scene ben distinte: il caos intimo e il grande paesaggio e ci si avvicina con strategie diverse.
Caos intimo
Quando Strand crea le sue fotografie astratte, cerca il caos, ma non quello totale. Compone con cura lo scatto, cercando di dare al caos un certo equilibrio, una sorta di “spina dorsale” all’immagine. Cerca di evitare dettagli importanti negli angoli che potrebbero distrarre l’occhio e invece usa spesso nella composizione brevi linee diagonali che stabilizzino l’inquadratura.
“Cerco di dare una sorta di interpretazione personale a ogni scatto. Non si tratta dell’intera scena. Si tratta di far emergere l’essenza e di porre qualcosa di te stesso nel paesaggio, non solo di fotografare ciò che è grande e magnifico. Cerco di trasformarlo in poesia; credo che questo sia il mio obiettivo quando faccio le mie fotografie”.
I dettagli da un angolo all’altro immergono l’osservatore nel paesaggio. Scattando con la X2D, non è stato solo il sensore da 100 megapixel a contribuire a catturare l’immenso dettaglio, ma anche i 15 stop di gamma tonale.



“Non si rischia di bruciare le alte luci o di avere punti completamente neri nelle ombre. È tutto nell’inquadratura. Non è quasi necessario modificare l’esposizione perché tutto è lì dentro”.
Grande paesaggio
I grandi paesaggi di Strand sono altrettanto dettagliati. In queste immagini cerca elementi di interesse da mettere in in primo piano in modo che che si stacchino dal resto della scena. Per questi paesaggi è importante che tutto sia a fuoco, in modo che ogni dettaglio possa essere apprezzato e visto come se si fosse lì.
“I 100 MP della X2D garantiscono la migliore risoluzione possibile e, se utilizzata in combinazione con la gamma di obiettivi XCD super nitidi di Hasselblad, si ottengono dettagli perfetti da un angolo all’altro”.
Anche nella fotografia aerea, Strand cerca il dettaglio. “Era buio e e il cielo era coperto, ed ero un po’ preoccupato perché non era la situazione ottimale per lavorare con le riprese aeree”. Strand stava cercando di riprendere piccole onde sulla superficie dell’acqua da un elicottero in volo.


“Il design e le funzioni dell’X2D sono all’avanguardia. Penso che la X2D aprirà nuove porte. Di certo sarò in grado di creare immagini come non ho mai potuto fare prima”.

About
Strand ha partecipato alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles come membro della squadra nazionale svedese di tiro a segno. Il periodo trascorso come atleta lo ha portato a viaggiare spesso in tutto il mondo, cosa che si è poi riflessa nel suo lavoro come fotografo anni dopo. All’epoca la fotografia era solo un hobby. Dopo una carriera quasi decennale nel campo dell’ingegneria, si è dedicato alla fotografia a tempo pieno. Ha trascorso gli anni ’90 in giro per il mondo a fotografare paesaggi. “È ancora un modo fantastico di vivere”. Sta lavorando ad un progetto dal titolo, “Manmade Land”, dove documenta l’impatto dell’umanità sui paesaggi di tutto il mondo.
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