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Gregory Crewdson. Eveningside – in anteprima internazionale a Torino

di Paolo Ranzani

Dal 12 ottobre 2022 e fino al 22 gennaio 2023, la grande mostra di uno dei più grandi fotografi contemporanei sarà visitabile presso Gallerie d’Italia a Torino.

La mostra “Gregory Crewdson. Eveningside” è una trilogia meravigliosa, curata da Jean-Charles Vergne, riunisce per la prima volta le tre serie del fotografo concepite tra il 2012 e il 2022.

Eveningside è il terzo ed ultimo nucleo della trilogia di Crewdson iniziata con Cathedral of the Pines (2013-2014)An Eclipse of Moths (2018-2019).

In contrasto con le foreste solitarie e remote di Cathedral of the Pines e dei cupi paesaggi post-industriali di An Eclipse of Moths, con la serie inedita Eveningside il fotografo esplora figure umane isolate entro i confini della loro vita quotidiana, dove l’atmosfera richiama il cinema noir classico e la tradizione del bianco e nero in fotografia, rendendo il suo lavoro ancora più affascinante.

Le prime immagini con cui si entra in contatto sono fotografie minimaliste, possiamo ammirare gli albori del lavoro di Crewdson, risalgono al 1966 e sono realizzate con due fotocamere analogiche. Il titolo è FIREFLIES. Immagini di lucciole nella notte che disegnano giostre di scie luminose adatte alla contemplazione, pratica che accompagna il lavoro del fotografo in tutte le sue visioni.

Morningside Home for Women, 2021-2022 © Gregory Crewdson
Starkfield Lane, 2018-2019 © Gregory Crewdson
Mother and Daughter, 2014 Photograph: © Gregory Crewdson / Courtesy Gagosian Gallery, Father and Son, 2013. Photograph: © Gregory Crewdson / Courtesy Gagosian Gallery

Gregory Crewdson è uno dei più grandi fotografi viventi, facilmente e anche straordinariamente riconoscibile nel suo gesto ossessivo.

L’incomunicabilità, il disorientamento sociale e psicologico e l’immobilità che la quasi totale assenza di speranza provoca nel corpo e negli occhi dell’uomo sono temi che già appaiono in quasi tutta la ricerca che ha coinvolto il Novecento. Specialmente in pittura, con Edward Hopper, e poi nel cinema, da Antonioni a Lynch.

Crewdson traduce tutte queste sensazioni in immagini inseguendo un’incredibile ricerca della  perfezione che lascia attoniti, spiazzati, increduli. Dietro c’è un lavoro pazzesco, un’organizzazione degna di un set cinematografico, anzi, direi che gli somiglia in tutto e per tutto; pensate che per una singola foto Gregory coinvolge una troupe di oltre 40 persone che, per giorni e a volte settimane, costruisce una scena di vita partorita dalla instancabile creatività dell’autore.

Photobackstage: Cranes used in the production of “Redemption Center.”Credit...Grace Clark for Crewdson Studio

Nella sala multimediale adiacente alla mostra, scendendo le scale dell’ingresso, viene proiettato MAKING EVENSIDE, un video del dietro le quinte con musiche originali di James Murphy degli LCD Soundsystem, e Stuart Bogie, polistrumentista-compositore americano. Vi consiglio di gustarvela comodamente seduti per scoprire e restare sorpresi dell’immenso lavoro e della ricerca della perfezione in ogni gesto, oggetto di scena, particolare, riflesso che racconta l’atmosfera surreale delle immagini di questo incredibile autore.

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