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Giuseppe Calì – Marketing Manager Digital Imaging di Sony Italia – Fornire al mercato dei prodotti che siano già pronti per il futuro

di PHocus Magazine

Abbiamo intervistato Giuseppe Calì – Marketing Manager Digital Imaging di Sony Italia.

1) Parlaci di te e del tuo ruolo in Sony

 Mi presento: sono Giuseppe Calì e ricopro il ruolo Marketing Manager Digital Imaging di Sony Italia. Faccio parte della famiglia Sony e sono onorato di farne parte da più di 7 anni, con un percorso iniziato all’interno del mondo audio, passando poi per il TV. Dal 1 aprile di quest’anno sono approdato all’interno del mondo del Digital Imaging, spinto anche dalla passione per la fotografia. La grande famiglia di Sony mi ha dato la possibilità di approcciare un po’ tutti i mondi in cui oggi Sony Electronics è presente e, in ultimo, di entrare all’interno di quella che è la categoria che più di tutte, in questo momento, rappresenta anche una passione personale.

2) Perciò tu prima di lavorare in questo contesto avevi proprio una tua passione per la fotografia?

La mia conoscenza della fotografia era molto limitata quando sono entrato in Sony 7 anni fa. Ovviamente, lavorando in Sony ed entrando in contatto con i colleghi del mondo del Digital Imaging e partecipando a eventi o ai vari workshop in giro per l’Italia, ho avuto la possibilità di approcciarmi anche in maniera abbastanza naturale al mondo della fotografia. In questi anni, ho cambiato tre volte fotocamera, di volta in volta con degli upgrade, andando un po’ ad ampliare il parco ottiche; quindi sì, è una passione che è nata in Sony e che avevo già iniziato a coltivare.

3) Qual è l’aspetto che trovi più interessante del tuo lavoro?

Ritengo Sony un brand vicino a quella che è la mia esperienza. È un’azienda che dà la possibilità di coltivare la passione per il prodotto, soprattutto durante gli eventi che abbiamo sul territorio come i Sony Day o i workshop, permettendoti di confrontarti con i professionisti e con i consumatori. Al contempo, ti dà la possibilità di lavorare all’interno di una multinazionale, di dialogare con gli headquarter europei e giapponesi su quello che sarà il futuro, in termini non solo di prodotti e di trend di mercato, ma anche di come si voglia andare a rivoluzionare il modo con cui si raggiungono i consumatori. Sony è ovviamente anche un gruppo: Sony Corporation, al cui interno abbiamo la fortuna di avere tantissime aziende che non si occupano solo di fotografia o solo di audio o di TV, ma anche tante cugine che fanno riferimento al mondo della musica con Sony Music, al mondo della cinematografia con Sony Picture o ancora al mondo gaming con Playstation. Intendo dire con questo che la possibilità di poter collaborare tra le varie Sony è davvero un’esperienza ineguagliabile.

4) Siamo in un periodo dove la comunicazione è affidata prevalentemente ai social o comunque si utilizza molto il Web. Come ha cambiato le cose per Sony e come Sony ha cambiato il suo modo di comunicare? Ha forse contribuito al successo planetario che il brand sta avendo?  

 Il mondo della narrazione di prodotto e della comunicazione è cambiato negli ultimi anni. Ovviamente ciò ha portato a una maggiore importanza del web, non inteso come mero canale di vendita, ma come canale di comunicazione con cui è possibile informare i consumatori e aiutarli nella scelta del prodotto a loro più adatto, guidandoli lungo la Customer Journey. Per quanto riguarda Sony, e più nello specifico il mondo Digital Imaging, questo ci ha portato a rafforzare la nostra presenza online con eventi streaming, dando grandissima importanza alla componente video per poter veicolare i messaggi a tutti i consumatori, e ad ottimizzare la disponibilità e la coerenza delle informazioni tra i vari canali di comunicazione, online ed offline. Oltre a questo, utilizziamo i canali social per far conoscere i nostri prodotti sia direttamente, sia attraverso di diversi fotografi e creator con cui collaboriamo regolarmente.

5) Il Brand Sony è ormai riconosciuto come azienda leader sul mercato della fotografia. Ma fino a 10 anni fa non ci credevano in molti. Cosa pensi sia successo?

 La cultura giapponese è insita nel DNA del gruppo, e questo spesso si traduce in una grande lungimiranza da parte dei nostri ingegneri. Siamo entrati nel mondo della fotografia nel 2006: si parlava ancora del mondo reflex. Abbiamo deciso, come Sony, di puntare e di investire le nostre risorse sul mondo mirrorless a partire dal 14 Maggio 2010 e, si sa, per quei tempi era una decisione rivoluzionaria, inizialmente con i sensori APSC e successivamente con i sensori Full Frame.
Come Sony, credevamo che andare a rivoluzionare il mercato della fotografia, rimuovendo il classico specchio delle reflex, portasse davvero dei benefici per i consumatori, non semplicemente in termini di compattezza, di leggerezza e di assenza di aberrazioni cromatiche, ma soprattutto perché, grazie alla mancanza dello specchio, si è potuto lavorare su un sistema di messa a fuoco integrato direttamente all’interno del sensore.
Scelta strategica che si è tradotta negli ultimi 12 anni in un’ampia gamma di corpi macchine mirrorless con sensore APSC o Full Frame, che oggi possono fare affidamento su un parco di 70 ottiche, per far fronte a qualsiasi esigenza. Oggi siamo quindi in grado di coprire quasi tutte le focali con la nostra serie high-end G Master, dai 12 ai 1200 mm. Come Sony non ci fermiamo: negli ultimi anni abbiamo lanciato mediamente 7 ottiche l’anno e, se pensiamo agli ultimi 60 giorni, Sony ha già introdotto 5 nuove ottiche.

6) Quali sono I programmi futuri di Sony Italia?

 Per quanto riguarda il mondo del Digital Imaging, spinti dai trend di mercato degli ultimi anni e dall’importanza del mondo online, continueremo ad espandere la nostra gamma di macchine mirrorless, concentrandoci non solo sul comparto della fotografia ma anche su quello video. Per citare un esempio, alcune delle ottiche introdotte negli ultimi 2 mesi sono  orientate al mondo video. Ciò dà la possibilità a un consumatore o ad un professionista di lavorare sia con foto che con video utilizzando lo stesso corpo macchina (magari in versione un po’ ibrida come la 7 Mark IV). Sicuramente lavoreremo in questo senso: la fotografia rimane di assoluta importanza, ma ci orienteremo anche verso il mondo video, non solo con ottiche dedicate ma anche con una gamma di accessori sempre più ampia, come dimostrano i lanci degli ultimi mesi in termini di microfoni professionali e consumer.

7) Video o foto chi vincerà in futuro?

 Dato anche il trend degli ultimi anni, il video oggi ha un’importanza maggiore rispetto al passato, ma sono dei mondi che continueranno a coesistere grazie anche alla tecnologia mirrorless, che per sua stessa natura è una tecnologia orientata anche al video, non essendoci la presenza dello specchio. Lo scopo è quindi di andare a soddisfare entrambi i mondi, sia foto che video, ricordando come entrando nel mondo video più professionale, Sony ha sempre avuto nella sua storia dei prodotti video ad hoc, dalle telecamere più tradizionali sino alla parte di broadcasting. Questo ci consente di offrire oggi dei prodotti ibridi in grado di adattarsi perfettamente alle esigenze dei fotografi professionisti e alle esigenze dei creatori di contenuti. In aggiunta abbiamo introdotto delle nuove ottiche con funzioni dedicate al mondo video orientate al futuro. Se pensiamo, ad esempio, al nostro 70200 G Master Mark II vediamo come questa sia già un’ottica potenzialmente pronta per video in risoluzione 8K. In ottica lungimirante, anche quando lavoriamo per il segmento foto, proviamo sempre a fornire al mercato dei prodotti che siano già pronti per il futuro, non solo per la parte fotografica ma anche per la parte video.

8) Che consiglio avresti da dare a chi vuole lavorare con la fotografia oggi?

Il mondo della fotografia è cambiato negli ultimi anni: siamo passati dall’adozione della tecnologia reflex, che per anni è stata un po’ il cuore stesso della fotografia, ad una tecnologia mirrorless adottata ormai dalla grande maggioranza del mercato. Il consiglio che potrei dare è di sperimentare provando le nuove tecnologie per vedere davvero come queste oggi consentono di catturare dettagli, sfumature, istanti prima non possibili, e come possano aiutare a sfruttare la propria creatività. Questo non solo nella fotografia ma anche nel video.

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