ARTE – Giulio De Mitri e il CRAC (Centro di Ricerca Arte contemporanea) – Puglia
L’intervista a Giulio De Mitri su una importante realtà artistica pugliese.
Giulio De Mitri (Taranto, 1952), è tra gli artisti più innovativi e sperimentali del Mezzogiorno d’Italia. La sua ricerca linguistica si pone, nel dibattito artistico contemporaneo, con il segno delle proprie origini dove materia e spirito uso appropriato di elementi naturali e di nuove tecnologie si fondono, tra progettualità e processo, in un rigoroso linguaggio iconico e aniconico che sottende l’essenza poetica e concettuale dell’intero suo percorso creativo. La sua attività si è manifestata da anni attraverso numerosi e significativi eventi, mostre, installazioni e performance, tenute in Italia e all’estero (XV Quadriennale di Roma; Evento collaterale ufficiale alla 52a Biennale di Venezia; Environmental Art Festival Lakonia: Arthumanature Topos 2007, Sparta, Grecia). Sul lavoro di Giulio De Mitri esiste una pubblicistica molto varia; in particolare ricordiamo il volume “La luce come corpo”, con testo di Bruno Corà (Rubettino Editore). Per parlare del CRAC Puglia di Taranto, abbiamo incontrato l’artista Giulio De Mitri, presidente e direttore del Comitato scientifico. Ci fai un profilo del CRAC? Il CRAC Puglia (Centro di Ricerca Arte contemporanea) è un “museo del progetto” ed è parte del Polo biblio-museale della Regione Puglia con sede a Taranto, nell’ex convento dei padri Olivetani. L’istituzione nasce dalla maturata esperienza di oltre trent’anni della Fondazione Rocco Spani ETS di Taranto – che opera tra didattica dell’arte e inclusione sociale – e dal contributo di un gruppo di operatori culturali, intellettuali e artisti che desideravano, attraverso il linguaggio dell’arte, evolversi tra pluralismo e diversità, tra impegno sociale e operatività critica, e con la consapevolezza che l’arte aiuta ad immaginare un futuro migliore. Un’estetica che si rinnova nell’etica per offrire alle nuove generazioni opportunità di crescita e di coesione sociale. Il CRAC è un’istituzione permanente al servizio del territorio che dà vita a un modello di vero e proprio “welfare culturale” sensibile, sostenibile ed inclusivo. Il CRAC si pone, inoltre, come strumento in grado di confrontarsi con le best practice del territorio nazionale e internazionale, realizzando progetti e interventi di rigenerazione urbana e ambientale, azioni di recupero del patrimonio storico-culturale. Ricerca e progettazione nelle diversificate attività (laboratori didattici, residenze d’artista, mostre di rilievo storico e sperimentale) diventano strumento metodologico, luogo mentale e fisico di trasformazione positiva. Che cos’è esattamente il Piano EFFE e come si collega con il CRAC? È l’Archivio Storico Nazionale del Progetto d’Artista e dello Studio preparatorio del CRAC Puglia, istituzione che dal 2015 ha acquisito per donazione opere di affermati artisti contemporanei (Bruno Munari, Getulio Alviani, Nicola Carrino, Luigi Mainolfi, Pino Pascali, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo, Oliviero Rainaldi, Joseph Beuys, ecc.), costituendo così il primo nucleo della collezione permanente del CRAC Puglia. L’attività si focalizza primariamente sugli strumenti metodologici dell’analisi, della documentazione del disegno, dello studio preparatorio e della pianificazione di teorie e prassi della produzione artistica contemporanea, archivio che guarda prima al progetto che al prodotto finale e che agisce come incubatore di azioni e interventi diretti sul territorio. Quali sono i partner di CRAC Puglia? Dal Comune di Taranto alla Regione Puglia, dal Gruppo Inveco a Scianatico Laterizi, dal gallerista Roberto Peccolo all’APS Le Corti di Taras. Oltre alla collaborazione culturale di istituzioni nazionali e territoriali: da Amica Sofia di Perugia a F@MU (Famiglie al Museo), dal Comitato per la Qualità della Vita agli Amici dei Musei Taranto, da Tarenti Cives al Club per l’UNESCO di Taranto, dal Gruppo Taranto alla delegazione tarantina del FAI, al raggruppamento associativo Taranto Grand Tour e all’Accademia di Belle Arti di Bari. Progetti per il 2026? Per l’anno sociale 2025-2026 e in occasione della ricorrenza del suo decennale, il CRAC Puglia, in linea e in continuità con i suoi princìpi fondanti, promuoverà progetti espositivi, mostre temporanee di artisti italiani e stranieri. Ecco alcune anticipazioni: personali di Pietro Fortuna, Antonio Violetta, Gastone Novelli, Omar Galliani; incontri d’esperienza sul tema del progetto d’artista, “uno spazio mentale che cattura quell’attimo tra l’idea e la sua messa in opera”. (R. Lacarbonara). E infine nuovi appuntamenti con il “Piano Effe” e con le nuove acquisizioni della Collezione.
(Ulteriori approfondimenti sul sito juliet-artmagazine.com)
Articolo tratto da https://olimpiainscena.it/
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