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GIAN BUTTURINI, FOTOGRAFO CONTRO: Dalla Swinging London al Bloody Sunday – LA MOSTRA CONTINUA

di PHocus Magazine

Conclusa il 6 marzo 2022 presso la Galleria STILL di Milano (via Zamenhof, 11) con duemila visitatori in quaranta giorni e un grande successo di critica e di stampa, la Mostra di Gian Butturini (1935-2006) continua in altre forme.

Dieci fotografie sono rimaste per ora alla STILL per essere riviste su richiesta mentre il libro-catalogo edito da Pazzini e dalla Galleria diretta da Denis Curti viene presentato nelle città con la partecipazione della curatrice Gigliola Foschi. Dopo Brescia al Museo Nazionale della Fotografia (29 marzo scorso), sono già previsti Incontri a Cremona (23 aprile ore 17,30 Libreria del Convegno) e a Piacenza (24 aprile ore 18, Cooperativa Popolare Infrangibile 1946).

Prezzo di copertina euro 29. Richiedibile online alla Associazione Gian Butturini archiviogianbutturini@gmail.com Per informazioni www.gianbutturini.com

Gian Butturini. West Belfast, 1972. Un bambino nei pressi di Falls Road, strada abitata da cittadini in prevalenza cattolici.

La Mostra, che comprende oltre sessanta fotografie b/n scattate dall’autore a Londra nel 1969 e nell’Irlanda del Nord nel 1972 immediatamente dopo la strage del Bloody Sunday per il quale ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario, verrà riproposta in Italia e all’estero.

Tra le date già programmate spicca l’invito per Bratislava (Slovacchia) per quattro settimane a novembre 2022 nell’ambito del prestigioso Festival internazionale “32nd Month of Photography” pervenuto dalla direttrice artistica Eva Marlene Hodek. L’Esposizione avverrà alla House of Arts.

Camminavo nella notte per le strade deserte di Richmond senza un perché, dopo aver sperimentato la cucina dell’hotel, tipicamente inglese, fish & chips, un piatto che si trova ovunque e che suggerisce i rigori dell’ultima guerra mondiale. La metropolitana londinese è un grande palcoscenico. La vita, la morte, l’amore si rincorrono per i tubes che portano alle stazioni, dove ad ogni arrivo di treno, c’è un ricambio di situazioni“, racconta il fotografo.

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