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GETXOPHOTO open call 2023: PAUSE

di PHocus Magazine

Viviamo in un’epoca di iperproduttività, in cui il non fare nulla è disapprovato e tutti i momenti della vita – anche il tempo libero e il riposo – devono essere utili o servire a qualcosa. Siamo sempre disponibili e connessi e vogliamo sapere cosa succede in ogni momento, in tempo reale. Sia sugli schermi che per strada, gli stimoli costanti richiedono la nostra attenzione. Il multitasking e la velocità dettano il ritmo, mentre i messaggi non letti e le serie da vedere si accumulano sulla nostra lista di cose da fare. Siamo prigionieri dell’efficienza e vogliamo essere sempre al top, ma abbiamo la sensazione di non raggiungere nulla. Non ci riposiamo nemmeno quando stiamo riposando.

Per questo motivo, la 17ª edizione di Getxophoto vuole essere un luogo dove poter dire: basta, fermati, PAUSA! Un luogo dove fermarsi a riflettere su questo mondo frenetico e rivendicare il diritto di essere improduttivi. Di rallentare, di diminuire, di dire non posso, non voglio. Perché cosa significa non fare nulla? Che altro tempo guadagniamo quando presumibilmente perdiamo tempo? L’inattività è il nuovo lusso? E che ruolo hanno le immagini? Fermarsi è diventato un atto di ribellione e a Getxophoto 2023 vogliamo invitarvi a fermarvi con noi e a chiedere quella PAUSA! di cui abbiamo tanto bisogno, presentando proposte che utilizzino fotografia, installazioni, video, azioni, arte digitale o qualsiasi altro mezzo di espressione visiva.


Gli artisti vincitori beneficeranno di:

  • Una mostra al Getxophoto Festival insieme ad artisti visivi contemporanei noti a livello internazionale
  • 400€ di quota di partecipazione al Getxophoto Festival
  • Alloggio per 2 notti durante la settimana di apertura e un supporto per il viaggio (100-150€)
  • Visibilità su stampa nazionale e internazionale
  • Inclusione nel programma e nella pubblicazione del Festival
  • Possibilità di entrare in contatto con altri professionisti durante la settimana di apertura.

Criteri di giudizio

Una giuria internazionale deciderà di comune accordo i progetti selezionati e i vincitori dell’Open Call, tenendo conto dei criteri artistici, dello sviluppo concettuale dell’opera presentata e della sua relazione e adeguatezza al tema proposto. Si terrà conto anche della parità di genere e dei criteri di inclusione. La decisione della giuria è definitiva.

Informazioni su Getxophoto

Il Festival Internazionale dell’Immagine Getxophoto si tiene a Getxo (Paesi Baschi, Spagna) da 16 anni. Il Festival porta in città diverse proposte di artisti visivi provenienti da tutto il mondo, aprendo ogni anno un dialogo sul tema proposto.

Getxophoto è caratterizzato dall’idea della difesa irrinunciabile dello spazio pubblico (fisico e online) come luogo di incontro, di riconoscimento reciproco e di sperimentazione, gioco e celebrazione. Per questo motivo, la maggior parte del suo programma è costituita da installazioni all’aperto, che evidenziano, da un lato, il legame tra l’immagine e l’ambiente e, dall’altro, generano un rapporto più orizzontale e partecipativo con il pubblico.

Il Festival celebrerà la sua 17a edizione nel giugno 2023 e ha ospitato artisti acclamati dalla critica come Alessandra Sanguinetti; Cristina De Middel; Takashi Homma; Penelope Umbrico; Marcos López; Ricardo Cases; Martin Schoeller; Nadav Kander; Cortis & Sonderegger; John Hilliard; Juno Calypso; Joy Buolamwini; Wang Qingsong; Roger Ballen; Thomas Mailaender; Mishka Henner; Pieter Hugo; Maija Tami; Jacques-Henri Lartigue; Paul Fusco; Simon Norfolk; Zanele Muholi; Yann Gross; Mentalgassi; Ilyes Griyeb; Clare Strand; Randa Maroufi, Michael Wolf; Leonard Suryajaya o Sofía Crespo, tra molti altri.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: getxophoto.com

 

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Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
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Massimo Mastrorillo

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