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Fotografia Europea riapre i battenti e torna ad ospitare mostre ed eventi

di Alessandro Tarantino

Con più di venti progetti espositivi, sette sedi storiche e sette piazze cittadine dal 21 maggio al 4 luglio, Fotografia Europea torna a presentare a Reggio Emilia opere di grandi maestri internazionali e giovani talenti. Dopo la pausa del 2020 a causa della Covid-19, il festival torna in grande slancio e invita il pubblico a “guardare in alto” ispirandosi ad un celebre verso di Gianni Rodari “Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori!” ed è quindi dedicato alla fantasia e ai sognatori capaci di generare significati e visioni.

L’iniziativa era stata già anticipata dalla Open Call di febbraio scorso (potete leggere qui la notizia)

Quest’anno Fotografia Europea presenta una rinnovata direzione artistica, in cui Diane Dufour e Tim Clark affiancano Walter Guadagnini. Combinando, così, sguardi internazionali e sensibilità differenti. Tanti gli spazi urbani coinvolti che ospiteranno mostre di grandi maestri e di giovani esordienti.

La direzione artistica ha selezionato dodici progetti che raccontano un sogno ad occhi aperti, “Daydreams”, che trovano spazio nelle sale dei cinquecenteschi Chiostri di San Pietro e negli spazi all’aperto. Inoltre, spazio anche a progetti commissionati da Fotografia Europea e collaborazioni con istituzioni cittadine, regionali e internazionali che animeranno Reggio Emilia per oltre due mesi.

Tra i progetti esposti ai Chiostri di San Pietro quello dei fotografi Piergiorgio Casotti ed Emanuele Brutti, “INDEX G”. Il progetto nasce dal complesso lavoro realizzato dai due fotografi a St. Louis, una delle città con maggiori problemi di razzismo negli USA. Il titolo fa, infatti, riferimento all’indice Gini, misura statistica di disuguaglianza, utilizzata anche per misurare la segregazione residenziale (foto).

Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian, invece, esporranno “L’Isola”, risultato della committenza conferita lo scorso anno da Fotografia Europea. Noémie Goudal presenta “Telluris”, in cui fa convivere geografie reali e teoriche, creando uno spazio tra la realtà fisica e la sua rappresentazione mentale.

Con “Aura” David Jiménez gioca con i limiti della percezione. Raymond Meeks, con il progetto “Halfstory Halflife”, realizzato alle cascate delle Catskill Mountains di New York, indaga l’amicizia e la giovinezza. Nelle sale al piano terra, infine, sarà esposta “Universo Dentro”, una personale di Sophie Whettnall che mette in evidenza l’uso peculiare da parte dell’artista del mezzo fotografico come sistema di archiviazione e fonte di ispirazione.

Ma il programma delle iniziative espositive è particolarmente denso: qui la panoramica completa

«Dopo un anno di incertezze Fondazione Palazzo Magnani e Comune di Reggio Emilia si impegnano a realizzare Fotografia Europea 2021 come segno di speranza, rinascita e creatività. Nel rispetto delle norme di sicurezza, a tutela di ogni partecipante, in tutti gli ambienti sarà garantito il distanziamento e l’obbligatorietà dell’uso della mascherina; qualora non dovesse essere possibile aprire gli spazi espositivi, le mostre saranno visibili in modalità online, e ogni incontro e conferenza verrà diffuso anche in diretta streaming», si legge nella nota stampa diffusa dall’organizzazione.

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