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Fondersel, 40 anni di investimenti attraverso l’obiettivo di grandi reporter

di PHocus Magazine

A Milano e Torino due mostre, foto storiche dal 1984 a oggi

 

in collaborazione con Il Sole 24 ORE Radiocor

 

Dal 6 al 15 novembre, Spazio Ersel Milano | Via Caradosso, 16 – Milano

Dal 21 novembre al 21 dicembre, Spazio Ersel Torino | Piazza Solferino, 11 – Torino

Ersel, la prima società di fondi comuni autorizzata in Italia, per il compimento del quarantesimo anniversario di Fondersel sceglie di ripercorrere i momenti storici degli accadimenti più importanti a livello mondiale con la mostra dal titolo Fondersel, 40 anni di investimenti attraverso l’obiettivo di grandi reporter, realizzata in collaborazione con Il Sole 24 ORE Radiocor. L’esposizione inaugura a Milano il 6 novembre e sarà visitabile fino al 15 novembre, per poi spostarsi a Torino dal 21 novembre al 21 dicembre.

Dal 1984 al 2024, una quarantina di scatti simbolici e al contempo glamour raccontano, ove possibile, in modo più lieve gli accadimenti più significativi che hanno caratterizzato questo tempo, attraverso l’obiettivo di grandi reporter.

Dall’immagine di Ronald Reagan in Normandia per la celebrazione del D-Day nell’84, vista con lo sguardo del premio Pulitzer David Hume Kennerly, fino alla missione degli indiani sulla Luna, passando per la caduta del Muro di Berlino, la nascita dell’euro, la crisi dei subprime e tanti altri grandi avvenimenti economici, politici e geopolitici che hanno cambiato gli equilibri mondiali.

Fondersel, 40 anni di investimenti attraverso l'obiettivo di grandi reporter

In particolare, gli anni dall’84 all’89 segnano la stagione delle riforme liberiste di Margaret Thatcher e Ronald Reagan caratterizzate da privatizzazioni, tagli fiscali, deregulation e politiche monetarie restrittive per contenere l’inflazione, innescata dalla rivoluzione iraniana del ‘79. In quegli stessi anni l’Urss viene colpita dal disastro della centrale nucleare di Chernobyl con gravi conseguenze in tutta Europa. Ersel dedica a questo dramma uno scatto, mentre figura tra le opere scelte del primo periodo ‘84 -‘89 anche il momento che immortala nel ‘98 le proteste degli studenti in piazza Tienanmen a Pechino, represse duramente dal governo cinese poco prima della caduta del muro di Berlino, simbolo della fine della Guerra Fredda e della divisione tra Est e Ovest.

In Italia, nell’88 è Leonardo Mondadori davanti alla sede di Segrate a rappresentare il braccio di ferro nel mondo imprenditoriale tra Fininvest e Cir in un contesto storico in cui Craxi diventa il primo Presidente del Consiglio socialista e il Paese vive un periodo di crescita economica accompagnato da un forte aumento del debito pubblico e dell’instabilità politica.

1990-1991. Sono gli anni delle grandi trasformazioni geopolitiche. Gli Stati Uniti in quel periodo entrano in recessione mentre l’Italia affronta una crisi economica profonda con un aumento del debito pubblico e misure di austerità. Tra i momenti identificati, la manifestazione a Lipsia a favore della riunificazione tedesca e lo sbarco di 30.000 migranti albanesi nel porto di Brindisi.

Per quanto riguarda il periodo 1992-1996, è a Maastricht che dodici Paesi firmano il Trattato sull’Unione europea, che entra formalmente in vigore il primo novembre 1993. Qui una nota più glamour ritrae una ragazza in costume che sulla spiaggia legge il trattato di Maastricht.

Tra le foto più significative, l’incontro tra Ciampi e Clinton al vertice di Tokyo nel ‘93. Intanto in Afghanistan i talebani conquistano Kabul permettendo ad Al-Qaeda e Osama bin Laden di operare indisturbati nel Paese. È infatti del ‘96 lo scatto che simboleggia la vittoria dei Talebani a Kabul.

1997-2001. In mostra l’omaggio alla Principessa Diana nell’anno della sua morte nel ‘97, la nascita della Banca Centrale Europea nel ‘98, per passare agli anni 2000 con il Capodanno a Times Square. Un quinquennio carico di aspettative e di speranze si chiude drammaticamente con l’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle a New York e nello stesso anno una fotografia documenta l’incontro di Renzo Giubergia, fondatore di Ersel, con il Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi.

2002-2005. Negli Stati Uniti scoppia lo scandalo Enron, uno dei più grandi casi di frode aziendale della storia. Anche in Italia va in scena il più grave scandalo finanziario del Paese: il crac Parmalat. È infatti del 2004 l’immagine che vuole rappresentare lo scoppio dello scandalo Parmalat. Tra i grandi personaggi si possono vedere Mark Zuckerberg all’Università di Harvard, luogo in cui è stato inventato Facebook, mentre nel 2005 viene ripreso il funerale a San Pietro per Papa Wojtyla.

2006-2011. I prezzi delle case negli Stati Uniti iniziano a perdere valore e cominciano a manifestarsi i primi segnali di crisi con un aumento dei tassi di insolvenza sui mutui subprime e perdite per diverse istituzioni finanziarie. L’apice viene raggiunto con il fallimento di Lehman Brothers nel settembre 2008. Esposto è il ritratto di due ragazzi davanti alla Lehman Brothers, a identificare il fallimento del 2008. Gli Stati Uniti varano poi misure di salvataggio per stabilizzare il sistema finanziario e il racconto prosegue con la notizia che vede Barack Obama nuovo Presidente USA nel 2009. Nel 2010, come si può vedere, la Grecia è segnata dalle manifestazioni contro le banche.

2012-2017. Già da tempo si teme per l’Ucraina: un anno prima Putin viene duramente contestato a Parigi e in mostra, a documentare il periodo, sono le attiviste ucraine in piazza a Parigi nel 2014 e l’anno prima la protesta anti Putin al Salone di Hannover con Angela Merkel. Il 2016 è l’anno della Brexit che porta panico in Borsa, con il ritratto di una manifestazione a Londra contro l’uscita dall’Europa. Sempre del 2016 è la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane. In termini di scoperte è del 2015 il ritratto del primo selfie su Marte.

L’ultimo periodo, 2018-2024, è caratterizzato da un forte inasprimento della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che solleva preoccupazioni sui mercati per la tenuta della crescita globale. È del 2021 la raffigurazione del blocco del Canale di Suez che rischia di portare a un aumento significativo dell’inflazione. Sempre di questo momento storico il ritratto del lockdown da Coronavirus nel 2020 raccontato attraverso il ritratto di un uomo a spasso con il suo cane in una città deserta. Nel 2024 la Terra ci ha regalato un’eclisse totale di Sole, ben visibile dagli Stati Uniti. Ed è con l’immagine di un cane con occhiali da sci su cui si riflette il sole che si chiude la mostra.

Ersel, sotto la guida di Renzo Giubergia, è stata la prima società autorizzata alla costituzione di fondi comuni di diritto italiano. Nel 1984 nasce Fondersel in un contesto in cui investire e diversificare l’esposizione del proprio patrimonio erano concetti nuovi per la maggioranza delle persone, semplicemente abituate, o costrette, a parcheggiare i propri risparmi in Titoli di Stato. A una fase iniziale in cui gli investimenti erano limitati ai soli titoli italiani è seguito un processo di progressivo ampliamento dell’universo investibile che ha comportato maggiori opportunità e crescenti complessità.

“La focalizzazione dell’attività e la continuità garantita dalla presenza di azionisti con una visione di lungo termine sottolinea la società sono le premesse per consentire al suo ‘primogenito’ un futuro di successo, pari almeno alla storia che è alle sue spalle”. Anche perché “la longevità di Fondersel, non comune in generale, è rarissima nel contesto italiano”.

 

Ersel
Dal 1936 specialista nella gestione di patrimoni, Ersel è una realtà unica nel panorama italiano, per l’assoluta indipendenza, per la professionalità e la qualità del servizio, per il rapporto diretto e personale con il cliente. Nata a Torino come Studio Giubergia, prima società di fondi comuni autorizzata in Italia, Ersel affianca da sempre alla sua attività principale servizi di consulenza sugli investimenti, servizi fiduciari, di asset protection e di corporate advisory. Tuttora guidata dalle famiglie dei fondatori, con oltre 22 miliardi di asset dei clienti e uno staff di 340 persone, Ersel rappresenta oggi un modello di continuità e innovazione, una scelta sicura, capace di offrire a ogni cliente, privato, istituzionale o azienda, la certezza di un servizio autorevole, trasparente e personalizzato. Il profondo legame con la città di origine e la consapevolezza della responsabilità sociale di un’impresa presente a Torino da oltre 80 anni sono i principi che ispirano l’azione di Ersel nel campo dell’arte e della cultura.

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