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Fondazione 3M partecipa a in’Artory – Arte in Fabbrica, progetto di esposizione diffusa che coinvolge le aziende del territorio bergamasco.

di PHocus Magazine

Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, lo Stabilimento 3M di Grassobbio (BG), eccellenza green, aprirà le porte al pubblico il weekend del  23-24 settembre 2023 ospitando la mostra fotografica “The Horizon We Look At”: un invito a riflettere sul futuro della sostenibilità sociale e ambientale. 

©Fabio Zonta Vanitas                                                                                                   ©Lorenzo Terraneo

Fondazione 3M partecipa a in’Artory – Arte in Fabbrica, progetto di esposizione diffusa che coinvolge le aziende del territorio bergamasco. 

Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, lo Stabilimento 3M di Grassobbio (BG), eccellenza green, aprirà le porte al pubblico il weekend del  23-24 settembre 2023 ospitando la mostra fotografica “The Horizon We Look At”: un invito a riflettere sul futuro della sostenibilità sociale e ambientale.

Fondazione 3M – ETS partecipa al progetto di esposizione diffusa in’Artory con il quale l’arte contemporanea abita le aziende del territorio bergamasco. Nell’anno di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura l’iniziativa, nata da un’idea del Rotary Club Bergamo Ovest, sostenuta dai club del Gruppo Orobico 1 e con il supporto di Confindustria Bergamo e di Fondazione Lemine,  mette in rete il mondo produttivo bergamasco invitando ad aprire le porte delle aziende per mostrare al pubblico le proprie opere d’arte.

In questo contesto sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 lo stabilimento 3M di Grassobbio (BG), che rappresenta un’eccellenza in tema di sicurezza e sostenibilità, sarà aperto al pubblico e ospiterà la mostra fotografica The Horizon We Look At”, una raccolta di immagini che invita a riflettere sul futuro della sostenibilità ambientale e sociale. 

In 17 scatti, Fondazione 3M si propone di rappresentare i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dalle Nazioni Unite, in un’esposizione che è in linea con la vocazione primaria della Fondazione stessa, ovvero utilizzare il linguaggio dell’immagine per parlare di contenuti civici, sociali e di grande impatto pubblico.

Dalla sfida alla povertà e alla fame alla necessità di energia pulita e sostenibile, dal diritto ad un lavoro dignitoso all’uguaglianza di genere: sono solo alcune delle istanze indagate dai fotografi, le cui immagini sono capaci catturare l’attenzione e indurre l’osservatore a riflette sui messaggi cui alludono.

Marta Baffi, Ylenia Bonacina, Riccardo Bononi, Elisabetta Gatti Biggi, Raul Iacometti, Francesca Moscheni, Giancarla Pancera, Graziano Perotti, Benedetta Pitscheider, Roberto Polillo, Lucrezia Roda, Lorenzo Terraneo, Vittorio Valentini e Fabio Zonta. Questi i fotografi protagonisti della mostra che sono stati selezionati per l’eterogeneità della loro poetica, aderendo così allo spirito del progetto che considera la diversità dei punti di vista come motore della comunità di intenti. 

Ciascun autore ha indagato le istanze della sostenibilità sociale e ambientale attraverso la propria personale poetica e muovendosi tra reportage, fotografia di scena, street photography.

La fotografia ha la straordinaria capacità di rapportarsi sia con la dimensione del reale che con la dimensione del possibile” – dichiara Roberto Mutti, curatore della mostra. “Per questa ragione, talvolta ritorna alle sue origini – quando, prima di comprendere di esserne l’interpretazione, aveva vissuto l’illusione di identificarsi con la realtà –, in altri casi si appropria della sua grande capacità evocativa che la porta, se occorre, a far ricorso all’astrazione e al simbolismo. Questa è stata la linea guida che ci ha portato a raccogliere le fotografie che fanno parte della mostra, che ha costituito una vera sfida perchè, se le parole hanno il vantaggio di poter descrivere analiticamente i temi, la fotografia non può che farlo in modo sintetico”. 

Le opere della mostra appartengono all’archivio di Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione, e proprietaria di uno storico archivio fotografico di oltre 110 mila immagini. Negli ultimi anni, la Fondazione ha rafforzato il suo asset identitario, focalizzando lo sguardo su tematiche sociali, culturali, sulla divulgazione e sul sostegno alla ricerca scientifica. Ne è esempio concreto l’impegno per promuovere un’educazione di qualità, considerando le esperienze culturali un veicolo di crescita emotiva, ma anche gli studi centrati sulla salute, sulla gender equity, sulla collaborazione, sulla giustizia.

Il video della mostra è disponibile a: https://www.fondazione3m.it/page_mostra.php?id=245

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