Fondazione 3M – ETS è sponsor di Photofestival, la più importante rassegna milanese dedicata alla fotografia d’autore che ha preso il via il 15 settembre ed è in programma fino al 31 ottobre 2023 nella Città Metropolitana di Milano e in alcune province lombarde con il titolo “Aprirsi al mondo. La fotografia come impegno civile”.
Fondazione 3M partecipa al palinsesto della manifestazione con quattro mostre:
“Ritratti di Belle e Possibili” fino al 29.10.2023, Villa Confalonieri, Merate (LC) a cura di Roberto Mutti – Orari: sabato-domenica 10-12/15-18
“Il Diaframma 1967-1996: una storia italiana” dal 14.10 al 06.11. 2023, Sala Espositiva Binario 7, Monza. In collaborazione con il Comune di Monza – Orari: martedì-venerdì 15-18; sabato-domenica 10-12/15-18 Ingresso libero
“La magia della luce” dal 17 al 31.10.2023, Palazzo del Cinema Anteo, Milano – Orari lunedì-domenica ore 10-22
“Mi piace Milano” di Virgilio Carnisio dal 21.10 al 3.11.2023, Biblioteca Gallaratese, MI – lunedì 14.30-19; martedì-venerdì 9-19; sabato 10-18
AA.VV. “Ritratti di Belle e Possibili” a cura di Roberto Mutti
L’archivio della rivista “Ferrania”, che dal 1947 al 1967 ha rappresentato un punto di riferimento importante per tutti gli appassionati di fotografia, è un tesoretto da cui si possono ricavare fotografie di sorprendente bellezza che sono anche documenti storici ricchi di spunti e suggestioni antropologiche. Il ritratto femminile, forse il tema maggiormente affrontato, è il soggetto di questa mostra che è anche uno spaccato della società come si presenta intorno agli anni Sessanta quando, abbandonando definitivamente il Dopoguerra, l’Italia si avviava a percorrere un periodo di inaspettato benessere. Nei volti, nelle posture, negli sguardi, negli abiti di quelle ragazze si scorgono in trasparenza le speranze e le aspettative di una intera nuova generazione. A molti anni di distanza da “Tacchi a spillo”, esposizione curata da Cesare Colombo che raccoglieva per la prima volta queste immagini, oggi una nuova selezione ripropone la mostra mettendo in evidenza la bellezza di quelle giovani donne sconosciute che posavano seducenti imitando la grazia e la delicatezza delle dive del cinema le cui immagini avevano visto sulle pagine dei diffusissimi periodici dell’epoca. Colpisce l’accuratezza delle stampe in bianconero che i fotografi consideravano giustamente occasioni per dimostrare la loro perizia e che noi osserviamo come testimonianze di un’epoca e come esempi di ricerca del bello.
AA.VV. “Il Diaframma 1967-1966: una storia italiana” In collaborazione con il Comune di Monza
Il 13 aprile 1967 a Milano in via Brera 10 e a due passi dalla famosa pinacoteca, si inaugura la prima galleria europea totalmente dedicata alla fotografia: Il Diaframma.
Nata dalla volontà e dalla passione di Lanfranco Colombo – manager \che lavora nel settore siderurgico ma dedica tutte le energie residue alla fotografia – la galleria diviene presto un luogo speciale dove si incontrano autori, giornalisti, critici, appassionati. Nei suoi trent’anni di storia, Il Diaframma ha rappresentato un punto di riferimento importante per la crescita della cultura fotografica italiana: su quelle pareti hanno esordito autori che poi si sono affermati a livello internazionale, in quegli spazi è stato possibile vedere immagini di fotografi notissimi o sconosciuti che si misuravano con il classico reportage e la ricerca di nuovi linguaggi, indagando nei più diversi generi, ma sempre lasciando immutata la qualità delle proposte. La storia di una galleria che ha al suo attivo più di trecento mostre, ha organizzato rassegne ed esposizioni in Italia e nel mondo, ha pubblicato libri e riviste, ha promosso iniziative non può essere facilmente riassunta. Questa mostra – 60 fotografie di 34 autori originali vintage e modern print in bianconero e a colori realizzate fra la fine dell’Ottocento e il 2005 – intende rendere omaggio all’attività di Lanfranco Colombo attraverso le opere di alcuni fra i moltissimi fotografi che da lui hanno esposto in un panorama che accosta generi e stili diversi, autori già famosi come Berengo Gardin e Davide Mosconi e altri ancora emergenti come Gabriele Basilico, in una voluta eterogeneità che ha permesso a un pubblico molto vasto di avvicinarsi alla fotografia.
Nelle stesse date dell’esposizione al Binario 7 – dal 14 ottobre al 5 novembre – la mostra “Il Diaframma 1967-1996” sarà declinata e proposta in formato cartolina presso alcuni negozi del centro storico di Monza. L’iniziativa “Cartoline d’autore.. mostra in città”, realizzata in collaborazione con photoSHOWall e con Confcommercio – Associazione Territoriale di Monza, consentirà a un ampio pubblico di godere delle immagini dei più grandi autori della storia contemporanea.
AA.VV. “La magia della luce”
L’Archivio Storico Fotografico della Fondazione 3M conserva una corposa sezione riservata al cinema. Se alcune immagini provengono dall’archivio di Ferrania, “rivista mensile di fotografia, cinematografia e arti visive” (1947-1967), la maggior parte, data l’importanza assunta agli occhi di registi e direttori della fotografia dalla pellicola Ferrania, erano quelle realizzate per promuovere i film. Oggi queste opere hanno assunto il ruolo di testimonianza: lo dimostra la differenza fra i primi scatti che evocano atmosfere teatrali e quelli successivi, quando l’arrivo di autori come Franco Pinna, Tazio Secchiaroli, Pierluigi Praturlon conferisce alle immagini nuovo dinamismo. Accanto a riprese delle scene più significative dei film ecco fotografie di backstage dove i protagonisti sono gli operatori, i macchinisti, i registi. Si entra così nel mondo del cinema con le sue rotaie, i suoi ciak, le sue luci e i suoi personaggi. Perché un archivio è tale se conserva il patrimonio facendolo vivere evocando il passato per rendere più consapevole il presente.
Virgilio Carnisio “Mi piace Milano”
Virgilio Carnisio è uno dei più appassionati e noti fotografi di Milano, ma di quella Milano che fa capolino, talvolta, da certi scorci, che la modernità fatica a soffocare. Nell’elegantissimo bianconero delle sue stampe rivive la Milano delle case di ringhiera e dei cortili (con fotografie scattate rapidamente per eludere la sorveglianza di sospettosissime portinaie), delle vecchie botteghe artigianali, degli arrotini che usavano un angolo di strada come laboratorio, delle osterie con bocciofila, dei bar di periferia e delle latterie del centro storico.
Le opere delle mostre appartengono a Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione e proprietaria di uno storico Archivio fotografico di oltre 110 mila immagini. Negli ultimi anni, la Fondazione ha rafforzato il suo asset identitario, focalizzando lo sguardo su tematiche sociali, culturali, sulla divulgazione e sul sostegno alla ricerca scientifica. Ne è esempio concreto l’impegno per promuovere un’educazione di qualità, considerando le esperienze culturali un veicolo di crescita emotiva, ma anche gli studi centrati sulla salute, sulla gender equity, sulla collaborazione, sulla giustizia.
Info pubblico:
www.milanophotofestival.it
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