fbpx Skip to content

Clelia

di Giacomo Albertini

Quattro anni fa ho conosciuto Clelia, mi contattò tramite un nostro amico fotografo perché era affascinata e colpita dai miei lavori fotografici sul mondo della disabilità e delle malattie rare.

Mi chiese di fare un reportage sulla sua vita da modella perché voleva fare un “mea culpa” sulla disabilità che ha nascosto per tanti anni.

A 18 anni è stata colpita da ictus con emiparesi avanzata e ha nascosto questa disabilità per tanti anni, per la paura di perdere il suo lavoro da modella che adora tantissimo.

Durante i mesi di lavoro sulla sua vita, sente di avere qualche problema fisico e decide di fare dei controlli presso l’ospedale Besta di Milano.

Dopo diversi giorni di ricovero in ospedale, scopre di avere la sclerosi multipla e da quel momento le è crollato il mondo addosso.

Ci siamo rivisti e abbiamo parlato del nostro reportage. Che cosa facciamo? Proseguiamo il lavoro o ci fermiamo?

Lei ha deciso di continuare il lavoro per dimostrare che nonostante la malattia non si darà per vinta.

Malattia invisibile dove la gente dice “Non sembri malata”.

Una malattia che ti deteriora dentro, fisicamente ma anche psicologicamente ma lei ha una forza tale che con le foto che faccio cerco di catturare, le sue energie vitali.

Vuole dimostrare che tutto è possibile, superare i pregiudizi, senza mai mollare.

Ha continuato a fare la modella; dice che quando viene fotografata, si sente una persona forte e invicibile.

Lo fa per togliere i pensieri negativi e per continuare con la vita che le è stata donata.

Tutt’ora la storia fotografica prosegue.

La foto copertina

Quel giorno ho fotografato lei mentre era in attesa della seconda infusione sperimentale.

La foto rappresenta lo specchio della radiografia al cervello come senso di attesa e di angoscia per il suo futuro.

Arch. Giacomo Albertini 

BIOGRAFIA

Giacomo Albertini è nato nel 1973 a Verona, dove tuttora risiede. A undici anni ha iniziato ad appassionarsi alla fotografia usando la piccola macchina fotografica Ricoh. Si dedica prevalentemente al reportage e alla street photography. Da oltre sei anni è specializzato in fotografia sociale e lavora soprattutto sul tema della disabilità e delle malattie rare.

Il mio scopo è di divulgare il mondo della disabilità e delle malattie rare per farle conoscere a chi non ne ha esperienza diretta.

Mi concentro molto sulla storia delle singole persone, perché penso che nella vita tutto sia possibile e qualsiasi situazione difficile possa essere affrontata e superata: chi meglio di un disabile lo può testimoniare?

Fotografare persone disabili e persone affette da malattie rare mi offre la possibilità di dare loro la dignità che meritano: la mia diretta esperienza mi aiuta a colmare le distanze tra l’ignoranza e la consapevolezza.

Ho imparato che nella vita tutto è possibile e che si possono superare i problemi generati dai pregiudizi. Inoltre l’incontro con le persone con disabilità mi ha fatto comprendere meglio il senso della vita.

Tuttora sto realizzando alcuni progetti a lungo termine, tra cui uno sull’amicizia tra una ragazza sorda con l’impianto cocleare e una ragazza colpita dalla sclerosi multipla e un altro sulla storia di una ragazza disabile che è andata a vivere da sola, solo per citarne alcuni.

Da poco ha vinto la menzione speciale alla lettura portfolio “Non c’è limite al limite 2024” Mantova.

Come una compagna fedele che mi accompagna nei viaggi alla scoperta del mondo della vita dove tutto è possibile. Nikon mi porta tanta sicurezza e idee.

Macchina e obiettivi usati

Nikon d7200, Nikon D90, Nikon 80mm e Nikon 35mm DX.

www.giacomoalbertini.com

Altri articoli di questa rubrica

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X