Nel cuore dello storico quartiere milanese di Brera opera da qualche anno una galleria, MADE4ART, distintasi fin dalle origini per l’accuratezza nelle scelte del suo programma espositivo.
Inaugura il 12 settembre l’intrigante mostra Infiniti istanti, dell’artista fotografa svizzera Fabiana Bassetti e a cura di Gigliola Foschi. L’esposizione si articola in due serie di opere dedicate a contesti naturali: una – intitolata Le arterie della vita − rivolge lo sguardo al cielo filtrato da un intrico di rami e l’altra – intitolata Il silenzio dell’acqua − indaga sui riflessi dell’acqua dove l’autrice coglie bagliori e ombre della superficie in movimento.
Le fotografie dei cieli sono caratterizzate da una luce morbida e uniforme contro cui si stagliano in controluce molti rami spogli; ne risulta una visione malinconica che suggerisce riflessioni più ampie sul tempo: sappiamo infatti che il momento in cui gli alberi del bosco sono spogli è destinato a mutare con l’arrivo delle belle stagioni e quei rami quindi sono destinati a rifiorire e ritrovare lo splendore del fogliame. I rami dunque visti come arterie portatrici di vita: risalta la dicotomia tra l’aspetto contingente di questi cieli attraversati da intrichi di rami spogli e la consapevolezza futura che quei cieli esaltati dalla intricata barriera dei rami scompariranno coperti dal futuro fogliame. Viene da chiedersi perché l’autrice ha scelto la stagione con gli alberi spogli e la risposta suppongo sia proprio quella di esaltare i cieli filtrandoli attraverso un elemento naturale che appare morto ma che è destinato a nuova vita. I rami spogli dunque come strumento visivo e concettuale per perdersi nell’incommensurabile vastità del cielo, nel tentativo forse di impadronirsi visivamente di quei spicchi di cielo.
Scrive al proposito la curatrice Gigliola Foschi: «Nelle sue immagini gli alberi e i loro lunghi rami dalle molteplici diramazioni non vengono banalmente rappresentati, ma si rivelano fonti di energie, presenze quasi astratte e labirintiche, dove nudi rami si protendono verso il cielo, paiono ruotare, avvicinarsi e allontanarsi in un vortice disorientante e immaginifico.»
Di tutt’altra natura stilistica, ma coerente con l’impostazione concettuale della riproposizione di elementi naturali, si presenta invece l’altro lavoro, Il silenzio dell’acqua: qui la linfa vitale non è più rappresentata da decisi segni grafici come gli intricati rami contro il cielo ma viene fuori da riflessi e bagliori che suggeriscono il movimento con risultati visivi di astrazione. Prevale anche qui l’aspetto grafico, con ondeggiamenti della materia diversi e complementari a quelli decisi dei rami contro il cielo. Sempre Foschi al proposito scrive: «[…] … ritrae segni neri, indecifrabili, che a volte paiono simili ai tratti di pennello di una misteriosa scrittura giapponese capace di scivolare e dipingere sull’acqua per poi scomparire.»
Infiniti istanti, titola l’esposizione Fabiana Bassetti: risulta evidente, in questo titolo, il suo volersi misurare con il tempo, grande mistero ed elemento consustanziale della fotografia; nell’ossimoro del titolo è racchiuso forse il segreto della sua ricerca dove il presente, il passato e il futuro si intrecciano dando vita a immagini intriganti.
Fabiana Bassetti
Infiniti istanti
A cura di Gigliola Foschi
Testi di Gigliola Foschi ed Elio Franzini
Galleria MADE4ART
Via Ciovasso 17, Milano | Brera District
12 – 27 settembre 2024
Lunedì dalle ore 15:00 alle 18:00, dal martedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 18:00.
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Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in quasi cinquanta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private.
La sua ricerca di fotografo eclettico si è estesa in diversi ambiti, superando i vecchi schemi dei generi fotografici a partire dal reportage, al paesaggio, al concettuale… Leggi tutto
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