Capitani per una sera

Durante un recente progetto fotografico negli Stati Uniti, ho avuto l’opportunità di documentare un evento speciale: una festa su uno yacht organizzata dalla famiglia dei miei clienti. La serata era pensata come un’esperienza con le persone più care, con una cena accompagnata da musica mentre lo yacht lasciava il porto per avvicinarsi alla celebre Statua della Libertà. Il percorso continuava poi lungo la costa per ammirare la maestosa skyline di New York City illuminata dalle sue iconiche luci notturne, un panorama che cattura e affascina chiunque lo osservi.

Sin dal momento dell’imbarco, però, la mia attenzione è stata catturata da un altro aspetto: il comportamento dei bambini presenti alla festa. Entusiasti e pieni di energia, vivevano questa piccola avventura come una grande esplorazione, approfittando della cornice insolita per inventare giochi e ruoli. Ho deciso perciò di seguirli con la macchina fotografica, senza mai interferire, lasciando che fossero loro a guidarmi.

La spontaneità di questi piccoli capitani improvvisati, intenti a “governare” la grande barca, ha regalato una serie di scatti pieni di autenticità e leggerezza. Li ho ripresi mentre esploravano il ponte, ridevano e si scambiavano ruoli, immedesimandosi nei loro genitori in un gioco di imitazione naturale e divertente. La loro energia era contagiosa e sembrava riflettere, in modo curioso, lo spirito della serata: una celebrazione di libertà, bellezza e connessione. Le luci di New York sullo sfondo, con il loro fascino innegabile, sono diventate quasi un dettaglio secondario rispetto alla vivacità e alla gioia dei bambini.

Ritornando in porto a fine serata, mi sono reso conto che gli scatti più significativi non erano quelli che avevo immaginato all’inizio, ma quelli che raccontavano questa piccola avventura dal punto di vista dei bambini.