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CANON CONSIGLIA: SFRUTTA IN MODO CREATIVO IL TEMPO NEI TUOI VIDEO

di PHocus Magazine

Fotografare animali notturni regala la straordinaria occasione di immortalare la vita nascosta di animali che non si vedono durante il giorno. Per farlo, non è necessario intraprendere un viaggio nella foresta amazzonica o in Africa. Infatti, anche rimanendo in loco si possono scattare foto straordinarie, il che apre questo campo a chiunque abbia il tempo, gli strumenti e molta pazienza.

Il Canon Ambassador e vincitore del premio Young Wildlife Photographer of the Year del 2014, Marc Albiac, dà alcuni preziosi consigli su come scattare foto di animali selvatici in condizioni di scarsa illuminazione, senza dover andare lontano da casa.

1. Anche rimanendo in zona si possono realizzare scatti spettacolari, se ci si mette d’impegno

Secondo Marc, fotografare nella propria zona dovrebbe essere considerata come l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva unica. Non è un segreto che spesso gli esempi migliori nel campo della fotografia naturalistica provengano da professionisti che trascorrono mesi in loco. Perciò, considera il tuo territorio da questa prospettiva. Prendi seriamente questo aspetto, per ottenere grandi risultati.
Per Marc, infatti, è tutta questione di trarre il massimo dalla propria zona locale. “È probabile che tu abbia più tempo, oltre che una maggiore conoscenza degli animali della tua zona, di quanto ne avresti se andassi in Africa, una settimana, per fotografare elefanti“.
 Marc spiega che chi desidera mettersi alla prova può studiare il comportamento degli animali selvatici locali, per scoprire, ad esempio, dove vivano determinate razze e quale percorso compiano in città o nei boschi. “Andare alla ricerca di animali da fotografare è importante quanto la capacità di utilizzare gli strumenti“, dice.
 Marc racconta che è stata la sua passione per i mammiferi, nata quando era adolescente, a farlo avvicinare alla fotografia notturna. “Scatto foto di animali selvatici dall’età di sette anni, ma ho iniziato a scattare foto notturne non prima dei 14 o 15 anni. Mi interessavano molto i mammiferi: bisogna fotografarli di notte perché si trovano fuori dalle loro tane!

2. La posizione e l’illuminazione corretta sono fattori chiave

Marc spesso si ispira ad altri celebri fotografi per trovare idee e creare nuovi concept. “Traggo molta ispirazione dai concorsi e premi, soffermandomi sui profili di tutti gli artisti coinvolti“, dice, “in particolare, mi concentro sul Wildlife Photographer of the Year di Londra, Inghilterra“.
 Il passo successivo consiste nel trovare la posizione giusta. Sfrutta tue conoscenze locali per individuare i luoghi in cui è più probabile trovare l’animale che desideri fotografare e tornaci più di una volta. “Torna giorno dopo giorno in quel luogo, perché la prima volta potresti non trovare nessun indice del passaggio di quell’animale“, spiega Marc. “Tuttavia, di solito, se ci si torna tre giorni di seguito, aumentano le probabilità di individuare qualcosa“.
Una volta trovata la posizione, è necessario considerare l’aspetto dell’illuminazione. “Se vuoi che venga illuminato solo l’animale, devi scattare a una velocità dell’otturatore di circa 1/100“, spiega. “Se invece vuoi includere nella foto anche parte dello scenario, devi impostare la fotocamera su un’esposizione lunga“.
Sperimentare velocità dell’otturatore più lunghe non deve essere solo una scelta pratica. Se ti trovi in una città trafficata o hai una torcia a portata di mano, questa potrebbe essere un’ottima opportunità per creare un effetto di scie luminose.
Se utilizzi la luce naturale o una torcia continua, allora devi ricorrere a velocità di otturazione più elevate e lavorare con l’apertura più ampia possibile preservando la qualità“, dice Marc. “Se utilizzi una luce artificiale, imposta la fotocamera su 1/100, ad esempio. In ogni caso, deve essere inferiore a 1/250 per funzionare in sincronizzazione con il flash“.

Un obiettivo come Canon RF 50mm F1.8 STM è dotato di un’ampia apertura, ideale per questo tipo di scatti.
Uno strumento che Marc adora utilizzare è il diffusore, in particolare quando si tratta di lavori macro. “Quando scatto foto di rane, rospi o salamandre, la loro pelle può essere bagnata per via dell’habitat in cui vivono“, spiega. “Questo, può creare un riflesso innaturale, perciò è bene avere a disposizione un diffusore per attenuare la luce“.
Quando si tratta di diffusori, più grandi sono meglio è, ma in questo caso, poiché si tratta di fotografia macro e gli animali di cui abbiamo parlato sono di piccole dimensioni, non è necessario un diffusore molto grande“, afferma.
Se non ne hai uno, puoi improvvisare utilizzando un altro oggetto che funga da diffusore o farne uno a casa con della carta. “Ne ho preso uno anni fa online, ma quando non ce l’ho a disposizione, utilizzo questo parasole per auto, di quelli che si mettono contro al parabrezza in estate. La cosa importante da fare è rendere la luce del flash meno intensa, quindi è necessario utilizzare qualcosa che espanda la luce“, spiega Marc.

3. L’ideale è iniziare dalla fotografia di piccoli animali

Marc sostiene che fotografare animali di piccole dimensioni sia più facile che fotografare grandi mammiferi. “Penso che iniziare con animali di piccola taglia sia un ottimo modo per avvicinarsi alla fotografia naturalistica, perché basta avere un obiettivo macro, una macchina fotografica e un flash“, dice.
Questa semplice configurazione è ottima sia per i fotografi alle prime armi sia per gli animali stessi. Per questo tipo di lavoro, Marc utilizza un semplice flash e la fotocamera Canon EOS R6 con l’obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM e l’adattatore EF-EOS R.
Quando pratico la fotografia macro, mi limito a portare con me solo gli strumenti indispensabili“, dice. “Voglio invadere il meno possibile lo spazio degli animali, è meglio per loro ed è più facile ottenere un’inquadratura naturale“.
Per coloro che intendono davvero dare libero sfogo alla creatività, suggerisce di fotografare gli animali più piccoli con un obiettivo grandangolare. Marc ha scelto il modello Canon EF 16-35mm F2.8 III USM, per via dell’ampia apertura adatta alle condizioni di scarsa illuminazione, ma potresti anche provare l’obiettivo Canon RF 35mm F1.8 MACRO IS STM. Grazie alla sua struttura leggera, all’ampia apertura f/1.8 e all’ingrandimento macro fino a 1:2, è lo strumento perfetto per i primi piani.
Bisogna tenere in considerazione tutti gli elementi presenti nella scena“, spiega Marc. “È più difficile, ma penso che sia bello mostrare l’habitat in cui vivono“.
Una cosa richiesta dall’approccio grandangolare è una maggiore illuminazione. “Se viene illuminata solo la rana, come si fa nella fotografia macro, il resto della scena risulta buio“, dice Marc. “È necessario illuminare più aree, ad esempio un albero, o ricorrere a una lunga esposizione, in modo da raccogliere più luce naturale“.
Una volta imparato a gestire gli animali più piccoli, è possibile che sia giunto il momento di passare a quelli più grandi che si aggirano di notte. “La prima cosa che devi sapere è dove trovare l’animale. Poi, come illuminare la scena per immortalare i suoi movimenti. Cosa pensi che farà l’animale?” propone Marc. Una volta che hai un’idea del modo in cui l’animale potrebbe comportarsi in quello spazio, tutto quello che puoi fare è prepararti, utilizzare gli strumenti giusti e impostare la fotocamera.

4. Scegliere la fotocamera e le impostazioni corrette

Secondo Marc, scegliere la fotocamera giusta è fondamentale e Canon EOS R6 è il modello perfetto, una soluzione completa adatta alle condizioni di scarsa illuminazione. Grazie all’innovativa funzione di messa a fuoco automatica (AF) con rilevamento occhi, il modello EOS R6 è in grado di riconoscere e tracciare soggetti con nuovi livelli di precisione, il che significa che anche se il soggetto è in movimento, come un uccello in volo, è possibile ottenere un’immagine nitida. Grazie allo stabilizzatore d’immagine integrato (IBIS), inoltre, non è necessario utilizzare un treppiede, cosa che consente a Marc di avere una configurazione pratica ed essenziale.
L’IBIS di Canon EOS R6 rende questa fotocamera lo strumento ideale per scattare foto di animali notturni, poiché consente di realizzare immagini di qualità anche in condizioni di scarsa illuminazione a basse velocità dell’otturatore”, afferma. “Ad esempio, quando si va a fare un’escursione per realizzare un servizio fotografico, si può notare come la respirazione influenzi il modo in cui si tiene la fotocamera. Quando manca la stabilità e si scatta di notte con una velocità dell’otturatore molto bassa, avere l’IBIS è davvero impagabile“.
Oltre che per la stabilità, il modello EOS R6 è la scelta migliore per Marc, perché consente di scattare foto impostando valori ISO molto elevati pur mantenendo una qualità dell’immagine ottimale. “È davvero incredibile: non utilizzo valori ISO inferiori a 6400 e ottengo sempre risultati perfetti! In più, quando necessario, posso portare il valore fino a 8000“, conclude.

Ma quali sono i migliori obiettivi per la fotografia naturalistica? Obiettivi come Canon RF 50mm F1.2 L USM, che offre ottime prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione, sono perfetti per essere utilizzati con il modello Canon EOS R6, ideale per gli scatti naturali.
La fotografia naturalistica in condizioni di scarsa illuminazione consente di scoprire il comportamento degli animali e di creare immagini emozionanti e di grande effetto. Metti in pratica i consigli di Marc e scopri quali scatti meravigliosi puoi realizzare rimanendo nel tuo territorio.

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