Augusto Buzzeo è Socio TAU VISUAL PROJECTS.
Altre info puoi trovarle qui: https://www.phocusmagazine.it/tau-visual-projects-chi-siamo/
Circa otto anni fa, ho deciso di intraprendere un progetto che avrebbe combinato due delle mie grandi passioni: la fotografia di figura e l’acqua. Ero affascinato dall’idea di immergermi letteralmente in un mondo nuovo, dove la luce, i movimenti e le sensazioni assumono una dimensione completamente diversa. Non sapevo esattamente dove questo percorso mi avrebbe portato, ma sentivo che c’era qualcosa di magico da esplorare sott’acqua.
La preparazione è stata intensa e necessaria. Ho preso un brevetto da sub per poter lavorare in sicurezza e con autonomia, imparando a gestire l’attrezzatura e il mio corpo in un ambiente insolito. Ho acquistato uno scafandro per le mie reflex, flash subacquei, una muta, l’erogatore, le pinne e tutto ciò che sarebbe servito per realizzare scatti di qualità. Ogni immersione è un’avventura: dall’aspetto tecnico, che richiede precisione e pianificazione, a quello umano, fatto di emozioni e connessione con le modelle che partecipano al progetto.
Lavorare sott’acqua è straordinario, ma non privo di sfide. Le modelle, spesso alla loro prima esperienza in questo contesto, affrontano le difficoltà iniziali con curiosità e determinazione. È incredibile come, una volta superata l’insicurezza dei primi momenti, sappiano trasformarsi in protagoniste di immagini che sembrano sospese tra realtà e sogno. L’acqua conferisce ai corpi una leggerezza unica, rendendo i movimenti sinuosi e quasi eterei. Ogni posa diventa un dialogo con l’ambiente, un gioco di equilibrio tra controllo e abbandono.
Immergersi è un’esperienza totalizzante.
Lontano dal rumore del mondo esterno, ci si ritrova in un universo ovattato, dove tutto sembra rallentare. Il respiro, che normalmente passa inosservato, diventa una presenza costante, scandita dal ritmo dell’erogatore. È una sensazione intima, che amplifica la consapevolezza di sé e del proprio corpo. Fluttuare sott’acqua è come volare: il peso scompare, lasciando spazio a una libertà pura, quasi primordiale.
Ogni sessione fotografica sott’acqua richiede impegno e concentrazione, ma la soddisfazione di vedere il risultato finale mi ripaga di ogni sforzo. Le immagini hanno una qualità unica, un equilibrio tra il reale e il surreale che cattura l’attenzione e stimola l’immaginazione.
Ciò che mi affascina è l’apparente naturalezza delle pose e delle espressioni: sembrano così fluide e spontanee da far dubitare che siano state realizzate in un ambiente così complesso come quello subacqueo.
Il mio obiettivo non è solo quello di creare fotografie esteticamente belle ma piuttosto quello di raccontare emozioni, trasmettere un senso di leggerezza, di armonia, di connessione con l’acqua e il desiderio più grande è che chi guarda queste immagini si perda per un attimo in esse, si lasci trasportare dalla loro atmosfera, senta il richiamo di un mondo diverso, mutevole, magico, onirico, prodigioso, fluido, un mondo dove tutto è possibile.
Fotografare sott’acqua non rappresenta solamente una sfida tecnica, rivela un viaggio poetico, una ricerca continua di nuove forme di espressione.
Ogni scatto è un dialogo tra me, la modella e l’elemento naturale che ci avvolge, è un modo suggestivo per plasmare la percezione, spingere i confini del visibile e invitare chi osserva a guardare oltre, verso qualcosa di più profondo, di ritmicamente abissale.
Biografia autore
Mi chiamo Augusto Buzzeo e la fotografia è da sempre la mia più grande passione, tanto da diventare il centro della mia vita professionale e creativa. Sono un fotografo associato a TAU Visual, e questo rappresenta non solo un traguardo importante, ma anche un punto di partenza per continuare a crescere e perfezionarmi in quest’arte che amo profondamente.
Tale percorso non è stato un caso, ma il frutto di una dedizione costante e di un viaggio personale fatto di scoperte, esperienze e incontri che hanno plasmato il mio sguardo e affinato il mio stile, la forma del mio pensiero; ogni scatto che realizzo racconta un pezzo di questo viaggio, intrecciando tecnica, emozione e una visione estetica che evolve con il tempo e con le sfide che scelgo di affrontare.
La mia passione per la fotografia è nata quasi per caso, quando ero ancora un bambino; mio padre aveva una vecchia Ferrania che non utilizzava più, e io, curioso e affascinato, iniziai a esplorarne i meccanismi. Quegli scatti semplici, ingenui, furono il primo passo di un viaggio che non avrei mai immaginato così lungo e intenso. A diciotto anni, quando ebbi la fortuna di avere a disposizione 600 mila lire, presi una decisione che avrebbe segnato il mio futuro: ne spesi la metà per acquistare una Konica Autoreflex TC, la mia prima vera macchina fotografica. Fu un investimento che non riguardava solo il denaro, ma anche la mia anima.
Da quel momento, la fotografia divenne una parte essenziale di me, una lente attraverso la quale osservare e interpretare il mondo.
Dopo essermi formato all’Istituto Europeo di Design a Roma, sotto la guida attenta e ispirante di Antonio Barrella, iniziai la mia carriera nel 1986. Come molti, i primi lavori spaziavano tra generi diversi, ma fin da subito mi resi conto che la mia vera passione era ritrarre le persone, catturare l’essenza della figura umana.
Questo mi portò naturalmente verso la fotografia di moda, ritratto e bellezza, dove trovai la possibilità di combinare tecnica, estetica e narrazione. Ho collaborato per tanti anni con aziende prestigiose come Brunello Cucinelli, Luisa Spagnoli e Fabiana Filippi, vedendo i miei scatti pubblicati su importanti riviste di settore in Italia e all’estero. Ogni lavoro era un tassello di una storia più grande, un modo per crescere e affinare la mia visione.
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