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Anticipazione – UGO MULAS A MILANO a OTTOBRE

di PHocus Magazine

Anticipazione – UGO MULAS A MILANO a OTTOBRE.

Prepariamoci ad un autunno straordinario.

Ugo Mulas. L’operazione fotografica
  03/10/2024 – 26/01/2025
 Milano, Palazzo Reale

Anticipazione - UGO MULAS A MILANO a OTTOBRE

La rilettura dell’opera di Ugo Mulas raccoglie più di 300 immagini, incluse molte preziose vintage, e sottolinea l’interesse dell’artista per la “totalità” del linguaggio fotografico. Il progetto, a cura di Denis Curti e Alberto Salvadori, evidenzia le tappe della carriera del fotografo: gli esordi nella Milano del Bar Jamaica e Brera, la Biennale d’arte di Venezia, le esperienze con il design, la moda e la stilista Mila Schön. Importante il rapporto di Mulas con il teatro e con G. Strehler, l’amicizia con M. Duchamp e L. Fontana, il reportage dedicato a New York e ai suoi artisti, il legame di Mulas con cultura e letteratura, in particolare la vicinanza a E. Montale. Non da meno, il racconto dell’industria, con il lavoro su Olivetti, Pirelli, Bormioli e l’Italia del boom economico. Di rilievo gli scatti dei grandi viaggi all’estero e nelle principali città italiane.
Infatti il filo conduttore è il rapporto tra Mulas e la città di Milano, raccontato attraverso gli scatti realizzati ai suoi protagonisti provenienti dal mondo dell’arte, del design, dell’industria e del lavoro.

Anticipazione - UGO MULAS A MILANO a OTTOBRE
Ugo Mulas, Il laboratorio. Una mano sviluppa, l’altra fissa. A Sir John Frederick William Herschel, 1970-1972 © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli

Tutto ebbe inizio dal bar JamaicaLa scintilla da cui tutto partì fu la sua frequentazione del bar Jamaica, nei pressi dell’Accademia di Brera. Agli inizi degli anni Cinquanta il luogo era un punto di ritrovo per artisti e intellettuali, e Mulas catturò quell’epoca con una serie di scatti che testimoniano la vitalità culturale della città nell’immediato dopoguerra. Nello stesso periodo si dedicò anche al reportage, raccogliendo immagini dei dormitori pubblici e dei silenzi notturni nella sale d’aspetto della stazione centrale o nelle strade popolate solo da qualche netturbino. D’altra parte il fotogiornalismo fu un genere che Mulas praticò per tutta la vita, sia in Italia sia all’estero. Tuttavia è per i suoi strettissimi legami con il mondo dell’arte degli anni Sessanta che è maggiormente conosciuto: Mulas è stato uno dei fotografi italiani più attenti a ciò che accadeva sulla scena artistica internazionale di quel periodo.

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