Amazônia: il maestoso e vulnerabile polmone verde del pianeta da tutelare
fotografie di Sebastião Salgado
fino al 13 ottobre 2024
A cura di Lélia Wanick Salgado
presso il Salone degli Incanti, Riva Nazario Sauro, 1 – Trieste
La mostra itinerante Sebastião Salgado. Amazônia continua il suo percorso presso il Salone degli Incanti di Trieste fino al 13 ottobre 2024. L’esposizione presenta oltre duecento fotografie attraverso cui il celebre fotografo brasiliano ha documentato, nel corso di sette anni, la vastità e la complessità della foresta amazzonica e delle numerose comunità indigene che la popolano. Con la sua profonda sensibilità verso i temi più vari, Salgado ha creato una raccolta fotografica che ritrae un ecosistema tanto grandioso quanto fragile.
Sebastião Salgado. Amazônia: i paesaggi
L’esposizione si divide in due grandi sezioni. La prima si concentra sui paesaggi, con fotografie disposte a diverse altezze e in vari formati, che spaziano dalle vedute aeree della foresta, offrendo una visione spettacolare di cascate immense e cieli tempestosi, ai fiumi volanti: in Amazzonia, il sistema di umidità atmosferica non è legato all’evaporazione oceanica. Ogni albero rilascia centinaia di litri d’acqua al giorno, generando veri e propri fiumi aerei, talvolta più grandi del Rio delle Amazzoni.
Le immagini delle piogge tropicali, che ritraggono nuvole imponenti, variano continuamente nella loro magnificenza, mentre nella sezione dedicata alle Montagne si vedono rilievi brasiliani avvolti dalla nebbia, con pendii coperti di foresta pluviale. La foresta, un tempo considerata un “Inferno Verde”, oggi appare come un prezioso scrigno di biodiversità, mentre l’arcipelago di Anavilhanas, con le sue 350-450 isole, emerge come un gioiello dalle acque scure del Rio Negro.
Sebastião Salgado. Amazônia: le popolazioni indigene
Il secondo gruppo di immagini ritrae le varie popolazioni indigene dell’Amazzonia. Al centro della mostra, sono presenti tre strutture che rappresentano le abitazioni indigene, chiamate “ocas”. Questi spazi espongono circa cento fotografie e video interviste ai leader delle tribù. Salgado ha documentato dodici gruppi indigeni, tra cui gli Awa-Guajá, Marubo, Korubo, Waurá, Kamayurá, Kuikuro, Suruwahá, Asháninka, Yawanawá, Yanomami, Macuxi e Zo’é.
Completano l’esposizione due sale di proiezione: in una, scorrono immagini del paesaggio amazzonico, accompagnate dal poema sinfonico “Erosão” di Heitor Villa-Lobos; nell’altra, si trovano ritratti di uomini e donne indigene, con una colonna sonora appositamente composta da Rodolfo Stroeter.
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