AETERNA
Lorena Florio & Katrina Stamatopoulos
Mucho Mas! è lieto di presentare Aeterna, la mostra bi-personale di Lorena Florio e Katrina Stamatopoulos, vincitrici dell’open call attivata in collaborazione con Pellicola.
Aeterna è un dialogo focalizzato sulla sperimentazione nella fotografia contemporanea, attuando pratiche di trasformazione e ricerca riguardanti l’intimo e il collettivo. Ricordo e immaginazione si combinano per accogliere lo spettatore in un ambiente immaginifico, che le due artiste ricreano in galleria tramite le loro pratiche installative.
opening 7 Marzo 2024
ore 18,30
Katrina Stamatopoulos (1989, Singleton, Australia) è un’artista con sede a Londra. La sua ricerca si concentra sulla messa in discussione della rappresentazione della fotografia e del suo significato come oggetto e forma collettiva. È interessata al consumo e a creare connessioni tra cibo e immagini; la loro digestione e rappresentazione, origine e distribuzione, intrecciandosi come processo quotidiano. Il lavoro di Katrina si manifesta attraverso il suo processo creativo, che includa l’utilizzo di carte fotografiche trovate o scadute, esperimenti in camera oscura, la realizzazione di chemigrammi o la creazione di macchine fotografiche stenopeiche. I “materiali ritrovati” sono spesso il suo punto di partenza e può variare da oggetti, lastre radiografiche, pellicole da 16mm, rifiuti alimentari e confezioni, a materiali fotografici scartati e negativi recuperati in laboratori commerciali a Londra. Oltre alla sua ricerca basata sulla pratica, Katrina è Project Manager del London Alternative Photography Collective e Co-Fondatrice dello spazio progettuale Equivalentbehaviour, a Nord di Londra.
Lorena Florio è un’artista visiva italiana che vive e lavora a Berlino. La sua ricerca è strutturata sullo scarto presente nei processi di mutazione e conservazione umana. Il lavoro di Lorena Florio, composto da stratificazioni, masse, frammenti, cerca di mutare l’atto fotografico in oggetto, mostrando un immaginario affascinante ed estraniante. Figure viscerali, prodotte dall’unione di piccole parti ripensate in un nuovo corpo, celano al loro interno una complessità di presenze antropomorfe: umane ed inumane allo stesso tempo. Le identità delle sue rappresentazioni continuano a contenere quelle informazioni primordiali, quella energia che viene trasformata tramite una serie di processi fisici e digitali, rifuggendo una narrazione deterministica e lineare. Dopo essersi formata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, i suoi lavori sono stati pubblicati in Quarantine flavour, Bad Taste e Mojo flavour di Yogurt Magazine, Mikros di Door factory, Conceptual Projects, Discarded Magazine, Artoday Projects, Rolling Stones Black Camera Italy.
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