A Catania la personale del poliedrico e irriverente artista statunitense Ryan Mendoza “It’s all my fault” 27 febbraio – 30 aprile fOn Art Gallery-Fondazione Oelle Mediterraneo Antico ETS Four Points by Sheraton Aci Castello (CT), a cura di Gianluca Collica Per l’occasione al Four Points by Sheraton Catania sarà attivato anche il progetto pilota di una stanza d’albergo in una meta-room d’artista: la meta-room 251 di Ryan Mendoza per un soggiorno in albergo phygital, “fisico” e “digitale”. |
Artista statunitense di fama internazionale, autore di Almost Home (il suo celebre progetto itinerante che ha portato in Europa la casa di Rosa Parks, l’attivista dei diritti degli afroamericani), Ryan Mendoza approda ad Aci Castello (CT), al Four Points by Sheraton Catania con un nuovo progetto artistico che comprende la mostra “it’s all my fault”, la sua personale di fotografie inedite realizzate per l’occasione in residenza, e il progetto pilota di una stanza d’albergo in una meta-room d’artista. Il progetto, ideato e prodotto da Fondazione Oelle Mediterraneo Antico ETS, è a cura di Gianluca Collica.
La mostra, in programma dal 27 febbraio – 30 aprile alla fOn Art Gallery del Four Points by Sheraton Catania è prodotta da Fondazione Oelle Mediterraneo Antico e curata da Gianluca Collica e presenta per la prima volta 18 fotografie inedite di Ryan Mendoza frutto della residenza dell’artista. Un progetto che documenta un Ryan Mendoza fragile, dubbioso e impaurito da un mondo incapace di proteggere quanto di buono accoglie.
«Mendoza in questa occasione si è mosso verso una fotografia la cui composizione propone visioni allucinate di un mondo parallelo, scene in cui si manifesta “il desiderio” guidato dai valori personali piuttosto che da regole sociali. Sembra raccontare di comparse, di anime condannate a vivere in un mondo sospeso tra la spazialità illusoria del metaverso e la fisicità delle proprie passioni naturali, oggi, comunque, sempre più mortificate da un vivere che esaurisce ogni possibile e intima riflessione, a favore dei riti collettivi e impersonali tanto in voga. Eppure di fronte a una cromia accesa e alle pose provocanti, la rappresentazione esplicita e pornografica rimane ben distante dalle intenzioni dell’artista che guarda come se fosse al di qua di uno schermo che lo protegge e scagiona. La presenza discreta di “Minecraft” ricorda lo sguardo discreto di un padre che osserva il proprio figlio adolescente varcare la soglia della maturità. Una messa in scena dell’immaginario del bambino che procede tra l’innocenza infantile e le fantasie di un viaggio verso un ignoto conturbante e pieno di sorprese. Così “It’s all my fault” fa pensare al difficile percorso di un genitore accanto al proprio figlio; alla responsabilità di un’artista rispetto alla valanga di immagini vuote di cui la nostra quotidianità sembra non poter fare più a meno; alla necessità di ricondurre la nostra vita in un ambito in cui il pensiero critico antepone le personali pulsioni al giudizio collettivo», dichiara Gianluca Collica, curatore della mostra.
La prima stanza d’albergo d’artista “phygital”
Da un’idea di Ryan Mendoza e di Ornella Laneri (presidente di Fondazione Oelle Mediterraneo Antico e imprenditrice nel settore del turismo culturale), per l’occasione sarà inaugurata dal prossimo 27 febbraio al Four Points by Sheraton Catania anche la prima estensione al mondo di una stanza d’albergo in una meta-room d’artista. Per la prima volta, chi soggiornerà nella meta-room 251 di Ryan Mendoza potrà compiere un soggiorno phygital, “fisico” in una stanza d’albergo vera e propria disegnata dall’autore statunitense, e “digitale” insieme, perché indossando sul posto un visore dedicato potrà muoversi in VR proprio nella stanza dove Mendoza ha compiuto la sua residenza d’artista nel 2021. L’utente potrà così, tra quelle mura, assistere al making off del nuovo ciclo fotografico di Ryan Mendoza dal titolo “it’s all my fault”, in mostra alla fOn Art Gallery, la galleria d’arte del Four Points by Sheraton Catania. «Credo che questo lavoro site specific di Mendoza incarni perfettamente lo spirito di cross over che unisce Fondazione OELLE e albergo: spazi improbabili che diventano protagonisti dei suoi lavori, realtà aumentata che apre a una nuova idea di ospitalità, di accoglienza, trasportando l’ospite all’interno del processo creativo dell’artista», commenta Ornella Laneri, presidente di Fondazione Oelle Mediterraneo Antico e CEO del Four Points by Sheraton Catania.
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