Durante le vacanze hai più tempo per dedicarti alla Fotografia?
Vuoi restare allenato nel periodo estivo?
Ecco 5 esercizi per grandi e piccoli, professionisti o dilettanti:
- Realizza un “autoritratto senza di te”. Pensa come potresti fotografare “qualcosa”, luogo, oggetti, ambiente, segni astratti, ombre e luci, azioni o costruzioni che possano raccontare di te, chi sei, che carattere hai, che anima sei. Devi fare una fotografia che ti assomigli tantissimo ma attenzione, in quella foto non ci dovrai essere tu, neanche una parte di te, né riflesso né in ombra o silhouette. Niente. Ne sei capace? Mandaci il tuo risultato e sceglieremo le più interessanti e verranno pubblicate sui nostri social.
Mandala a questa mail: info@cinesudfotomagazine.it
Il file deve essere obbligatoriamente in jpg, risoluzione 72 dpi e circa 3000 px lato lungo (non troppo di più non troppo di meno) e nomina il file in questo modo: con tuo nome_cognome.jpg.
- Fai un ritratto posato a qualcuno che non conosci. Prendi la tua fotocamera, esci per strada e scegli qualcuno, un passante, un negoziante, l’importante è che davvero non vi conosciate. Hai 5 minuti per ritrarlo dal momento che lo fermi, puoi usare tutte le scuse che vuoi ma devi fare in fretta, mettilo in posa e fagli il ritratto. Se bari hai perso. Ti consiglio poi di farti dare una sua mail e di spedirgli il file, è sempre un gesto carino.
- Fai la migliore fotografia a 300 passi da te. Decidi un giorno e prendi la tua fotocamera con un solo obiettivo, meglio se ottica fissa, se hai solo zoom decidi prima di uscire a che focale scatterai. Poi esci di casa, appena arrivato in strada inizia a camminare nella direzione che preferisci e conta i passi, arrivato a 300 bloccati. Dove sei sei. Hai un margine al massimo di 5 passi per spostarti nel caso fossi in mezzo ad una strada o ad una situazione che potrebbe essere pericolosa. Da quella posizione, senza muoverti, ruota intorno a te e cerca la migliore inquadratura che tu possa fare, paesaggio, architettura, people, street, è indifferente, ma devi sforzarti di vedere il meglio di quello che hai davanti e riquadrarlo nel tuo mirino. Non sono ammessi ritagli in photoshop.
- Cerca una Pareidoilia e fotografala. Cosa è una Pareidoilia? E’ semplice, capita più o meno a tutti, hai presente quando diciamo “Ehi, guarda quella nuvola sembra……!!!” Ecco. La Pareidoilia è l’illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili dalla forma casuale. Per approfondire: https://www.didatticarte.it/Blog/?p=400 Adesso vai in giro a scova tutte le pareidoilie che trovi. Vedi qui qualche esempio:




- Fotografa senza guardare! (Questo esercizio non vale per chi scatta ancora in analogico).
Copri lo schermo o escludilo con le opzioni della tua fotocamera. Metti tutte le impostazioni in “manuale” e vai a fotografare, paesaggi, architetture, street. Senza fretta, con calma, prenditi tempo per godere della vista. Non realizzare più di 12 situazioni finali e per ogni composizione, pensaci bene, prima di scattare ripensaci ancora, riprenditi quel meraviglioso tempo lento che la tecnologia he reso veloce, decidi qual è davvero la migliore inquadratura di quello che stai per fotografare, controlla esposimetro, iso, tempo, diaframma e poi realizza l’immagine fotografica. Stop, fanne una e poi vai a cercare un’altra situazione. Una solo fotografia pensata per ogni situazione decisa. Dodici in totale. Come se tu avessi caricato un solo rullino da 12 e non ne hai altri. Se ti attieni a queste regole scoprirai un modo di fotografare che potrebbe rimettere in gioco tutte le tue convinzioni.
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Fotografo ritrattista. Venti anni di esperienza nella fotografia di “people” spaziando dal ritratto per celebrity, beauty, adv e mantenendo sempre uno sguardo al reportage sociale.
Ha coordinato il dipartimento di fotografia dell’Istituto Europeo di Design ed è docente di Educazione al linguaggio fotografico presso la Raffles School, Università di design di Milano.
Il suo portfolio comprende lavori autoriali e commerciali per FIAT, Iveco, Lavazza, Chicco, Oréal e la pubblicazione di quattro libri fotografici: “Ecce Femina” (2000), “99 per Amnesty” (2003),
“La Soglia. Vita, carcere e teatro” (premio reportage Orvieto Prof. Photography Awards 2005),
“Go 4 it/Universiadi 2007”.
Ha curato l’immagine per vari personaggi dello spettacolo, Arturo Brachetti, Luciana Littizzetto, Fernanda Lessa, Antonella Elia, Neja, Eiffel65, Marco Berry, Levante …
Negli ultimi anni ha spostato la sua creatività anche alle riprese video, sia come regista che come direttore della fotografia, uno dei suoi lavori più premiati è il videoclip “Alfonso” della cantautrice Levante (oltre otto milioni di visualizzazioni).
Ha diretto il dipartimento di fotografia dello IED di Torino ed è docente di “Educazione al linguaggio fotografico” presso la RM Moda e design di Milano.
Paolo Ranzani è referente artistico 4k in merito al progetto “TORINO MOSAICO” del collettivo “DeadPhotoWorking”, progetto scelto per inaugurare “Luci d’Artista” a Torino.
E’ stato nominato da Giovanni Gastel presidente AFIP Torino.
Nel 2019 il lavoro fotografico sul teatro in carcere è stato ospite di Matera Capitale della Cultura.
Pubblicati e mostre:
“Ecce Femina” (2000),
“99 per Amnesty” (2003),
“La Soglia. Vita, carcere e teatro” (premio reportage Orvieto Prof. Photography Awards 2005),
“Go 4 you/Universiadi 2007” ,
Premio 2005 per il ciack award fotografo di scena
Premio 2007 fotografia creativa TAU VISUAL
Premio 2009 come miglior fotografo creativo editoriale
Ideatore e organizzatore del concorso fotografico internazionale OPEN PICS per il Salone del Libro di Torino – 2004
Dal 2017 scrive “Ap/Punti di vista” una rubrica bimestrale di fotografia sul magazine Torinerò.
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